SOLO TECNICI I MOTIVI DELLA BOCCIATURA

Dovrà approdare nuovamente nell’aula del consiglio comunale di Santa Croce Camerina il Piano Particolareggiato del centro storico di Punta Secca dal momento che la Regione Sicilia ha ritenuto opportuno bocciarlo. Un viaggi travagliato, quello di questo piano che oltre ad essere stato discusso nelle aule della civica assise giorno 12 settembre (seduta rinviata al 18 ottobre) è approdato nelle aule del tribunale per una richiesta di danni per 450 mila euro dalla ditta MG che ne aveva curato in forma gratuita a favore dell’amministrazione, il progetto.

Dopo questa bocciatura, esplode il sindaco Lucio Schembari, ” La ditta a chi chiederà i danni dal momento che viene a mancare il motivo principale della richiesta”? Bella domanda. La rigireremo alla ditta, ma prima cerchiamo di capire con il supporto dell’assessore all’urbanistica Giovanni Agnello, le motivazioni della bocciatura:

“Non risulta ammissibile l’assunto del Consiglio Comunale relativamente alla determinazione di  “prescindere dal parere di cui alla nota num° 19073 del 29/10/2009 della sovrintendenza” in quanto ente competente in materia di tutela dei beni storici e paesaggistici” 

Rinchiuse in questa nota le motivazioni, tutte tecniche della bocciatura. Il piano poteva essere approvato senza i pareri dei vari enti solo se si poteva fare ricorso ai sensi dell’articolo 55 che prevede l’approvazione di piani particolareggiati o di piani di recupero entro 3 anni dall’approvazione del PRG. Termini abbondantemente scaduti in quanto il Piano Regolatore del comune è stato approvato nell’aprile del 2005. Il mancato passaggio ne ha provocato la bocciatura.

Su questa bocciatura, interviene anche il presidente del consiglio Giovanni Barone, direttamente chiamato in gioco sulle motivazioni.

Il consiglio ha lavorato cercando di “sanare” tutte le situazioni sospese di Punta Secca, venendo incontro, in taluni casi anche alle giuste richieste dei cittadini. Abbiamo adottato un piano con regole anche più restrittive rispetto a quelle richieste dalla Sovrintendenza che in tempi diversi ha dato disposizioni diverse. La bocciatura di un piano non è la fine del mondo, in questo caso, servirà a essere ancora più prepositivi.

 

 

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