È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“SOLIDALI AL PRESIDENTE DI RAIMONDO. OPERATIVITÀ E CONTEMPORANEITÀ”
09 Ott 2011 06:28
Noi Cristiano Riformisti pensiamo che siano mancati questi due elementi per riuscire a salvare l’università a Ragusa ibla. Avrebbero dovuto camminare di pari passo, ma non è avvenuto, come spesso accade per le decisioni importanti. Forse perché esistono due tempi da seguire, quello che vede il susseguirsi dei secondi e il vero comandante: il tempo della Politica, che a volte quando servirebbe non riesce ad essere incisivo e rapido. Il presidente Di Raimondo si è trovato a dover concordare iniziative per difendere il diritto allo studio nel poco tempo a sua disposizione. Ha cercato, senza retrocedere, di coalizzare tutte le forze politiche in modo da lanciare un segnale chiaro, forte, unitario per garantire agli studenti la chiusura dell’anno accademico. I Cristiano Riformisti puntualizzano che la gestione del consorzio universitario da parte del presidente Di Raimondo non è stata disastrosa e fallimentare poiché la definitiva chiusura dei Corsi di laurea di Giurisprudenza ed Agraria a Ragusa è stata data solo dell’errato operato del passato. Il fallimento universitario ha, infatti, origini remote: quando il consorzio era rappresentato da politici che dovevano salvare l’università. Si pensava infatti che la presenza dei politici all’interno del consorzio fosse un modo per rilanciare il tutto e portare il 4° polo a Ragusa, ma non solo non hanno portato il 4° polo, non solo non hanno rilanciato il consorzio, ma addirittura non hanno fatto nulla durante il loro mandato.
Noi Cristiano Riformisti vi lanciamo un messaggio: “Cerchiamo di lavorare e coalizzare tutte le forze politiche per il futuro, trovando così un’alternativa al fallimento universitario. Lasciamo gli sbagli al passato e guardiamo avanti.”
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