SMEMORANDA: STORIA DI UNA VERGINITA’ TUTTA DA RICOSTRUIRE

  Nel teatrino della politica c’è posto anche per l’inciucio Bersani-Vendola-Casini, degno della più vecchia e consumata logica da professionisti della politica.

Il politichese, le precisazioni, le ambiguità delle “smentite” non possono nascondere le verità.

A Vendola non basta più la creazione in salsa berlusconiana di un partito personale, al servizio degli interessi del leader;  la sopravvivenza politica passa per la subalternità al PD, ai poteri forti, economici e finanziari, e la rottura dell’unità a sinistra.

E’ evidente il ruolo marginale e subalterno di Nichi e di sel, dopo che PD e UDC hanno sostenuto le misure anti-democratiche e anti-sociali del governo Monti ( art.18, privatizzazioni, precarietà, licenziamenti facili, smantellamenti dei diritti e dello stato sociale,fiscal compact e spending review). “Siamo alternativi alle destre, ma non a Monti” afferma Bersani. Più chiaro di così!!!

 E la tattica del Nichi nazionale è speculare al percorso di SEL a Vittoria, quando ruppe definitivamente l’unità a sinistra per scegliere la strada del “governismo” con PD, UDC e transumanti vari.

Il fallimento amministrativo e politico è così evidente da diventare patrimonio della memoria collettiva dei vittoriesi. Ma si sa, i partiti personali hanno sviluppato una caratteristica significativa: LA SPREGIUDICATEZZA POLITICA.

Memori della disfatta di Palermo, con l’appoggio a Ferrandelli in compagnia del PD lombardiano di Crocetta, Lumia e Cracolici, e in previsione delle prossime scadenze elettorali, sel regionale è costretto a guardare a sinistra, ma nei territori, come a Vittoria, Lentini e tanti altri comuni della Sicilia, ha operato in maniera scientifica per la rottura definitiva a sinistra.

Il fallimento della partecipazione nella giunta Nicosia, ha indotto Cilia e compagni ( si fa per dire compagni) a compiere l’ennesima piroetta politica e lanciare l’operazione “SMEMORANDA”. Senza riconoscere nessuno degli errori commessi, senza alcuna riflessione pubblica, senza chiedere scusa agli elettori e ai cittadini, escono dalla maggioranza, dopo avere condiviso tutto, e attaccano gli alleati del giorno prima. Come niente fosse.

E come se non bastasse, dichiarano che per il bene dei vittoriesi sono disposti a metterci la faccia. Sinceramente, considerato che la truppa di SEL non è riuscita a realizzare nemmeno uno dei punti del programma elettorale, nemmeno una misera pista ciclabile che si poteva realizzare anche manu propria, crediamo che il bene dei vittoriesi sia non vederli più tra le file dei candidati, anche perché dal lontano 1995 ad oggi, l’esito è stato evidente.

Piuttosto questi metodi da vecchia politica sono incompatibili con la sinistra che trova invece in un profondo e coerente rinnovamento, politico e umano, le ragioni del suo rilancio.

Altro che operazione “smemoranda”. I vittoriesi sono chiamati a respingere questa politichetta, proprio perché non dimenticano.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it