SINDACO ED ASSESSORE AL RAMO NON SANNO ORIENTARSI NEL BILANCIO COMUNALE

Chiusa (ci auguriamo!) la sterile polemica sul numero dei partecipanti al sit-in di protesta organizzato dai sindacati per i ritardi nei pagamenti dei dipendenti comunali di Comiso (stipendi e progetti obiettivo), rimane il problema cruciale: buona parte del mese di maggio è trascorsa, il Comune pare che ancora debba “racimolare” i soldi per pagare gli stipendi del mese di aprile ai dipendenti ex Asu e a quelli a tempo determinato. Non considerando i progetti obiettivo degli anni 2007-2008, ancora da pagare, riuscirà l’Amministrazione Comunale a trovare i soldi per gli stipendi di maggio 2010 e mesi successivi? Le dichiarazioni rese alla stampa negli ultimi giorni da certi amministratori denotano confusione, oltre ad una buona dose d’ingenuità mista ad incoscienza. In primo luogo, scaricare su Stato e Regione la responsabilità dei ritardi nei pagamenti degli stipendi, è strumentale, oltre che poco garbato e sicuramente non credibile alla luce delle dichiarazioni rese: un giorno si assicurano i pagamenti a trasferimenti avvenuti, il giorno seguente si ammette di avere già usufruito di un’anticipazione della Regione che bisogna restituire e, il giorno dopo ancora che la Regione ha già accreditato tutte le somme spettanti al Comune per gli ex articolisti già dal 2008. Un sindaco e un assessore al ramo che sappiano orientarsi nella gestione del bilancio e che riescano a controllare la spesa dell’Ente non fanno queste dichiarazioni stridenti, né, tanto meno, si ritrovano dall’oggi al domani con le casse vuote al punto da non potere pagare gli stipendi. Il discorso assume sapore mistificatorio se si considerano le ingenti risorse sperperate in patrocini, contributi, serate e feste danzanti, viaggi istituzionali, porta-borse e progetti senza scopo, finanche quelle per consentire agli amici di certe Associazioni di stare “insieme nel deserto – Tunisia 2010” ( Del.G.M. n. 436 /30-12-2009). Secondariamente, non è serio scoprire di dover pagare 299.000 Euro di incentivi arretrati ai propri dipendenti solo quando si profila la tempesta sindacale; tanto meno accorgersi dopo due anni di non avere i soldi per pagare. Né si può addurre come giustificazione l’altrui malapolitica, che “mutatis mutandis”, come dice il Sindaco, di fatto si sta producendo, mentre due anni fa si era giurato (e anche spergiurato!) di combattere. Personalmente ritengo che informare i dipendenti, oltre che i cittadini, sulla mancata copertura finanziaria dei progetti sopra citati, era la prima cosa da fare, nel luglio del 2008, avrebbe consentito di avviare una trattativa seria per venire incontro ai dipendenti. Oggi il Sindaco ingenuamente o furbescamente ( scelga il lettore) dichiara: “Un sindacato ci ha proposto di pagare subito metà delle spettanze e di prevedere, per la parte restante, un recupero delle ore lavorative. Noi abbiamo accettato.” Chissà se questo “sindacato consulente amministrativo” sia lo stesso che ha beneficiato del patrocinio del Comune e del contributo in solido di € 2.500 per iniziative di beneficenza natalizia ( delibera di Giunta Municipale n. 487 del 16-12-2009)! È così difficile capire perché l’assemblea dei dipendenti ha respinto la proposta? Se il Sindaco non riesce a pagare gli stipendi alla scadenza, come farà a pagare “subito” 150.000 Euro?

 

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