SIMONA PITINO: MODICA PUÒ E DEVE REAGIRE ALLO SMANTELLAMENTO DELLE SUE ISTITUZIONI

Non c’è nulla di irreversibile  nel disegno di penalizzazione ed emarginazione della nostra città. Occorre però che essa faccia sentire la sua voce. E’ stato il precedente Parlamento ad approvare, con il voto favorevole dell’unico deputato di Modica e della provincia, il provvedimento che sopprime il Tribunale. Nulla impedisce che la decisione possa essere riconsiderata, tanto più che si è insediato un nuovo Parlamento in cui figurano altri rappresentanti del territorio i quali – mi auguro – saranno disponibili a far valere le ragioni della comunità iblea, senza per questo mettere in discussione un legittimo ed anzi doveroso obiettivo di razionalizzazione e di risparmio della spesa pubblica.

E’ per questo che rivolgo un appello a tutti i cittadini a partecipare con propri mezzi alla carovana per la sicurezza e la legalità  in programma a Modica sabato 6 aprile, con raduno alle 9.00 a Frigintini, dinanzi alla soppressa caserma dei carabinieri. Un corteo di autovetture e di motoveicoli attraverserà la città facendo tappa a Modica Alta dinanzi all’istituto penitenziario per poi concludere il percorso dinanzi al palazzo di Giustizia. Nei tre luoghi simbolicamente prescelti per la manifestazione si terrà un sit-in con interventi e appelli alla mobilitazione per la difesa dei presìdi istituzionali.

Nel nuovo Parlamento in cui il centrodestra non è più maggioranza ci sono le condizioni per ridiscutere i provvedimenti  e ai nuovi rappresentanti del territorio, nella Camera e nel Senato, illustreremo con dati coerenti ed argomenti inoppugnabili  l’assurdità di una soppressione che va in direzione opposta a quella del risparmio dei costi e della funzionalità del servizio all’utenza.

 

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