SICUREZZA DEL TERRITORIO

Il problema della sicurezza del territorio italiano, purtroppo, in questi giorni continua a tenere vivo il dibattito politico in Italia, soprattutto per quanto riguarda i recentissimi fatti accaduti in Liguria che hanno procurato la morte di 6 vite umane.

Anche a Vittoria, da qualche anno, si sta procedendo alla messa in sicurezza di alcune zone a rischio idro-geologico della città. Mi riferisco alla zona antistante il serbatoio di Via Firenze, messa in sicurezza, di recente, con un finanziamento del 2005 da parte del Ministero dell’Ambiente, di circa 2 milioni 150 mila euro. Ci risulta che tali somme non sono risultate bastevoli per completare l’intera opera, infatti, fra ritardi, perizie e periziette e fra lavori discutibilmente fatti rientrare fra le opere finanziate, non sono stati ultimati né i lavori di banchinamento e né gli spazi adibiti a verde all’interno dell’area del serbatoio. Inoltre, i proprietari delle abitazioni danneggiate dalle infiltrazioni dell’acqua proveniente dal serbatoio, dovranno, a proprie spese, procedere al ripristino del danno subito. Quindi oltre il danno anche la beffa. Il tutto senza contare che, ancora, alcune abitazioni e, precisamente quelle di Via Capirossi, a causa di forti infiltrazioni provenienti dalla condotta idrica, stanno subendo danni rilevanti alle strutture che potrebbero esporre il comune ad un cospicuo risarcimento danni.

Domenica mattina, invece, i cittadini residenti nella zona di Via XX settembre, all’altezza della Via Milano, si sono svegliati con l’inaspettata visione di una enorme buca nell’asfalto a causa delle recenti piogge e dei lavori per la messa in sicurezza dell’intera zona. Il finanziamento dell’opera, pari a 2 milioni e 300 mila euro, è avvento con il medesimo decreto del 2005 che ha finanziato anche la Via Fanti. L’accaduto si è verificato in una zona della Via XX settembre molto più esposta all’acqua piovana rispetto ad altre zone limitrofe in quanto vi si convogliano le acque piovane provenienti dalla Via Firenze, dalla Via Vicenza e della stessa Via Milano.

Pur condividendo le difficoltà nell’esecuzione delle opere, riteniamo che certi episodi si potrebbero evitare facendo maggiore attenzione anche nella fase provvisoria di ripristino e, soprattutto, predisponendo le dovute opere provvisionali a tutela della sicurezza dei cittadini.

I cittadini del quartiere sono molto preoccupati per quanto accaduto e chiedono maggiore controllo anche da parte dell’A.C. affinché venga monitorato costantemente l’esecuzione dei lavori.    

Ci risulta che il finanziamento dell’opera avvenuto nel 2005 con decreto Ministeriale, ha subito ben 3 aumenti del prezziario regionale con modifiche sostanziali del quadro economico di spesa pari a circa 500 mila euro. Una forte delusione per i tanti cittadini residenti che vedranno realizzate meno opere. Una ulteriore dimostrazione di inefficienza dell’A.C. che non è riuscita in tempi celeri ad appaltare l’opera.

Alla luce di quanto sopra, invito il Presidente della Commissione Trasparenza a verificare eventuali responsabilità politiche/amministrative sui ritardi consumati nella varie fasi che hanno portato alla conclusione delle procedure di appalto delle due opere citate, nonché sull’opportunità delle diverse perizie tecniche utilizzate per la realizzazione delle due opere di messa in sicurezza. Inoltre, chiediamo di conoscere perché i lavori di Via Fanti non sono stati ultimati così come previsto dal progetto esecutivo.

Considerato il disagio che da diversi mesi sono costretti a subire i residenti della zona antistante la Via XX settembre, ci preme conoscere, altresì, le ragioni che stanno impedendo la prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza della zona citata.

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