È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SIAMO STANCHI
20 Mar 2013 05:51
Caro Direttore
Vorrei esprimere attraverso le pagine del suo giornale i sensi del più assoluto smarrimento di fronte alle vicende politiche di questi giorni. Dopo più di un anno nelle mani dei cosiddetti tecnici che ci dovevano salvare, siamo messi peggio di prima. Non contenti della delicata situazione politica, invece di cercare di trovare una soluzione, si perde tempo in polemiche per questa o quella nomina, in un avvilente tentativo di aggrapparsi a quel poco che ancora i residui voti hanno concesso.
Che, con inaudita testardaggine, quelli che, ancora impropriamente, sono definiti politici, cercano di giocare con le sorti dell’Italia e degli italiani non fa tanta impressione, considerando che gli stessi soggetti ci hanno portato a questo punto. Eravamo ridicolizzati per infrastrutture, malasanità, corruzione, debito pubblico, beni culturali, turismo, ora siamo arrivati a perdere la faccia anche in diplomazia con la penosa vicenda dei due marinai sottratti all’India, giustamente ma non con la forza bensì con l’inganno.
Ma quello che lascia completamente interdetti è la situazione locale, dove si è in vista di importanti elezioni comunali, importanti per la città perché alla crisi ormai consolidata si affianca un notevole ridimensionamento dei fondi destinati alla municipalità, con conseguenze del tutto sconosciute per tutta la cittadinanza che vedrà scomparire servizi essenziali e importanti interventi pubblici.
I partiti più importanti non sono ancora in grado di presentare liste e candidature, si divertono ancora con riunioni, comunicati, esortazioni, verifiche di alleanze, continue telefonate con i sovrastanti per decidere cosa dire e cosa fare: e da questi cultori dell’indecisione e del tentennamento dovrebbero uscire gli uomini che dovrebbero amministrare la città in un futuro che si presenta così delicato ?
Nessuno ha il coraggio di ufficializzare le proprie posizioni perché nessuno, in effetti, può contare su un bacino affidabile di consensi, motivo per cui tutti cercano la stampella o il salvagente per salvarsi.
Tutti sono disponibili, ma non sappiamo nemmeno una parola dei loro programmi, programmi che, sicuramente, ancora, nemmeno esistono, anche perché nessuno li ha visti o ne ha sentito parlare.
Questo anche perché, disponibili ad alleanze di qualsiasi tipo, nessuno ha le palle di dire: “questo è il programma, chi mi vuole seguire mi segua.”
Una situazione tragica !
Lettera firmata
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