SIA BEN CHIARO: L’USO DEL COLLARE ELETTRICO E’ UN REATO!

Polemiche assolutamente inutili, autoconvincimento di fare bene, pressione sugli altri per far capire chissà cosa… basta! Ancora oggi in rete serpeggiano commenti di (per fortuna)pochi “individui” inneggianti all’utilizzo del collare elettrico seppur limitato a scosse di bassa intensità.

Restando ferma la posizione di chi scrive (supportata tra l’altro da dati scientifici, come da articolo pubblicato in precedenza, ndr), nel senso di una condanna assoluta di uno strumento che trova la propria giusta collocazione “tra maltrattamento ed ignoranza”, si ribadisce che non siamo i soli a condannare l’uso di tale strumento.

E’ giusto ricordare infatti quanto afferma la Corte di Cassazione:

“L’uso del collare antiabbaio, a prescindere dalla specifica ordinanza mínisteriale e dalla sua efficacia, rientra nella previsione del codice penale che vieta il maltrattamento degli animali e nel caso in esame il referto medico del veterinario richiamato nella richiesta di sequestro preventivo attestava lo stato di sofferenza dell’animale.

In proposito questa Corte ha precisato che costituisce incrudelimento senza necessità nei confronti di animali, suscettibile di dare luogo quanto meno al reato di cui all’articolo 727 c.p. ogni comportamento produttivo nell’animale di sofferenze che non trovino giustificazione nell’insuperabile esigenza di tutela non altrimenti realizzabile di valori giuridicamente apprezzabili, ancorchè non limitati a quelli primari cui si riferisce l’articolo 54 c.p., rimanendo quindi esclusa detta giustificazione quando si tratti soltanto della convenienza ed opportunità di reprimere comportamenti eventualmente molesti dell’animale che possano trovare adeguata correzione in trattamenti educativi etologicamente informati e quindi privi di ogni forma di violenza o accanimento.”

Meditiamo … e state certi che ne riparleremo!

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