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SI TORNA A PARLARE DI IBLA
29 Ott 2013 18:47
A luglio c’era stato un primo incontro fra i commercianti di Ragusa Ibla e il Sindaco Piccitto: le problematiche sono quelle di sempre, le stesse da anni, c’è da dire che gli operatori del centro barocco sono avari di scelte propositive e aspettano sempre interventi dall’alto, per quanto alcuni provvedimenti debbono, giocoforza, scaturire da precisi interventi e provvedimenti dell’amministrazione.
Piccitto aveva assicurato interessamento e avvisava ce avrebbe fatto sapere.
I commercianti sono tornati alla carica e hanno chiesto un altro incontro: non ha potuto partecipare il Sindaco, anche l’assessore era impegnato, delegati per la riunione il consigliere comunale Stevanato e il consulente del Sindaco Corallo. Anche i commerciati hanno recitato la loro parte, presentandosi a ranghi ridotti, erano solo una decina, una formazione ristretta che certo non poteva impensierire gli uomini venuti per curare i mali di Ibla.
Ma quali sono questi mali ?
I parcheggi sono insufficienti, quando si riempiono la gente preferisce spostarsi su altre località, soprattutto il sabato sera. E qui si potrebbe intervenire facendo appello al programma dl Sindaco che proponeva (…inoltre strisce verdi gratuite per incentivare l’uso di automobili a basso impatto ambientale Euro 4 e 5)
I trasporti pubblici sono deficitari, in tutte le ore del giorno, manca una pensilina nella piazza G.B. Odierna, dove non c’è ombra di qualsivoglia tipologia di arredo urbano. E anche questo aspetto era menzionato nel programma del Sindaco (Attenzionare l’arredo urbano con elementi di decoro come fioriere, statue, monumenti, sculture, edicole votive, fontane pubbliche, illuminazione a basso impatto, sedute e panche, pensiline per le zone d’ombra, cestini per la raccolta differenziata, distributori di sacchetti per gli animali sparsi per la città ed ogni altro manufatto di proprietà comunale presente negli spazi pubblici non recintati del territorio comunale.)
Restando in zona, i commercianti si chiedono perché la Chiesa del SS Trovato, dove si conservano le preziose statuette in terracotta del presepe, rimane chiusa. Allo stesso modo si chiedono, e chiedono all’amministrazione, perché, ormai da tempo, la Chiesa di san Vincenzo Ferreri rimane chiusa, inutilizzata, forse, per problemi di agibilità ?
Quali saranno i programmi per il Natale dedicati a Ragusa Ibla ?
Dopo aver ascoltato le istanze, Il consigliere Stevanato ha assicurato interessamento e ha promesso che qualcosa, prima della fine dell’anno si farà.
A sentire qualcuno dei commercianti, non tirava aria di grande soddisfazione alla fine dell’incontro, qualcuno è arrivato a dire, addirittura, che si attendeva molto da questa nuova amministrazione ma, forse, erano meglio quelli di prima.
Il consigliere Stevanato, sentito in una pausa dei lavori consiliari, ha parlato dell’incontro come di un confronto proficuo, da cui trarre utili indicazioni su quello che c’è da fare. Qualche disfunzione è stata riconosciuta nel corso della riunione, qualche richiesta era più di tipo personalistico che non di interesse generale, c’è, in ogni caso l’intenzione di attivarsi per far sì che si riducano al minimo i disagi e le lamentele, sia pure in una ottica che deve vedere i due centri storici marciare parallelamente. E in questo non si può non concordare con gli amministratori se intendono riportare sullo stesso piano il carattere degli interventi a favore dei due centri storici.
La progettualità che traspare dai cenni sugli interventi che si ritengono primari è di ampio respiro, i programmi devono riguardare la fruizione di palazzi e Chiese che devono essere oggetto di circuiti integrati sfruttati in funzione delle presenze turistiche.
Certo a Ragusa Ibla rimane molto da fare, la Cancelleria, il Palazzo Sortino Trono, la Chiesa dell’Annunziata, il Palazzo La Rocca, la Chiesa di San Rocco, di Santa Barbara, di San Sebastiano, rimangono chiuse come chiuse restano le botteghe di via del Mercato, un patrimonio enorme che non viene valorizzato, basterebbe farne dei centri culturali o giovanili, se non altro per movimentare vaste zone di Ibla che sono relegate nell’oblio.
Speriamo almeno che le prossime voci del bilancio tengano conto di tutte queste esigenze.
Altrimenti avranno ragione i commercianti.
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