Si “sporcano le mani” per aiutare La Casa di Toti

Tante, tantissime persone dal cuore grande hanno partecipato lo scorso mercoledì all’iniziativa “Sporcatevi le mani” promossa dalla fondazione “I Bambini delle Fate” e che ha lo scopo di sostenere progetti per l’inclusione sociale di bambini e ragazzi con autismo e ne assicura la continuità nel tempo grazie a donazioni responsabili. Catania ha la sua fatina, Federica, che è l’anello di congiunzione tra un bellissimo progetto – La Casa di Toti – e i tanti sostenitori che proprio mercoledì si sono incontrati per conoscere a che punto è arrivata la costruzione dell’albergo etico e sottoscrivere una partecipazione attiva affinché i ragazzi, che tra qualche mese vi andranno a lavorare, possano contare già su un sostegno che si concretizza con stage e simulazioni del loro futuro da albergatori. E come ha detto Muni Sigona, creatrice della bella realtà che è appunto La Casa di Toti, sono donazioni che hanno una loro continuità nel tempo: “con meno di un caffè al giorno, si può aiutare questo progetto nel tempo. La donazione minima, infatti, è 20€ al mese e per un anno si regalerà un sorriso e soprattutto una certezza nel futuro a questi giovani e alle loro famiglie”. Mercoledì, infatti, sono stati presentati i risultati dei primi due stage che si sono svolti proprio a Modica, in una struttura annessa alla costruendo Casa di Toti: “ogni minuto trascorso con i ragazzi, sia prima sia durante lo stage, è per noi motivo di felicità e di soddisfazione”, ha detto Valentina Genitori dello studio Parentage di Catania che si occupa di seguire i ragazzi con disabilità preparandoli ad affrontare questa sfida che li attende. A spiegare la politica della campagna “Sporcatevi Le Mani”, è stato Samuel Mazzolin responsabile della campagna per la fondazione “I Bambini delle Fate”: “questa campagna di raccolta fondi possiamo definirla una adozione a ‘vicinanza’ di un progetto che si può vedere crescere con i propri occhi. Un sostegno, a lungo termine, con una piccolissima donazione per garantirne un susseguirsi nel tempo. A Catania cerchiamo 100 persone dal cuore buono per aiutare i ragazzi che partecipano a questo meraviglioso progetto de La Casa di Toti. Attiviamo un movimento di donatori, una comunità, e tutti insieme lavoriamo per arrivare al nostro obiettivo”. Tante le testimonianze commoventi che si sono registrate nel corso della serata, testimonianze che hanno messo in evidenza come questo progetto faccia sentire le famiglie meno sole, come si possa creare un futuro per i ragazzi, anche quando i genitori non ci saranno più. C’è ad esempio la storia di Giovanni, un ragazzo che per caso si è avvicinato al progetto, e adesso lavora alla mensa della Sifi conquistando un’autonomia che fino a qualche settimana prima sembrava inimmaginabile. C’è la storia di Federico e della sua famiglia, lasciati soli: suo papà Gaetano ha evidenziato che da quando Federico è entrato a far parte di questo gruppo, si senta appagato e felice perché ha trovato amici, sostegno, conforto e soprattutto una speranza. La stessa che ha UFFICIO STAMPA SARAH DONZUSO ODG. 120617 392/0674782 trovato la sua famiglia che spesso aveva partecipato a progetti che si erano rivelati un buco nell’acqua: “cosa che non è capitata, invece, con La Casa di Toti, progetto serio e davvero speciale che ci sta regalando tante gioie”. C’è poi la testimonianza di una nonna, la nonna di Toti, che non immaginava che la villa di famiglia potesse trasformarsi in un futuro felice per tanti ragazzi come suo nipote Toti. “A proposito de La Casa di Toti i lavori sono ripresi in questo mese, aggiunge la mamma di Toti: ultimato il tetto, si inizieranno a costruire i tramezzi esterni e quelli interni. A oggi sono 20 le Aziende Siciliane che sostengono mensilmente la nostra Opera nel Sociale”. Per tutte le informazioni potete consultare il sito www.lacasaditoti.org o inviare una mail a info@lacasaditoti.org
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