SI E’ CHIUSO IL PRIMO SEMINARIO SULL’ECONOMIA SOCIALE

È stata una intensa lezione del professore Achille Tagliaferri, del dipartimento Pace e stili di vita delle Acli e collaboratore nella stesura dei piani di zona del comune di Roma, a chiudere il primo seminario sull’economia sociale organizzato dalla Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa. Una due giorni di riflessioni e proposte in collaborazione con il Comune e la Provincia di Ragusa, la Camera di Commercio, la Diocesi di Ragusa, il Consorzio CGM e Confcooperative.

Tema dell’incontro di sabato mattina è stato “L’innovazione nella programmazione delle politiche socio – sanitarie in relazione ai nuovi bisogni dei cittadini ed il ruolo dell’economia sociale nei processi occupazionali e di sviluppo sostenibile”.

“Il punto di partenza – ha spiegato Tagliaferri – è il territorio inteso come luogo lavorato dall’esperienza e dalla storia: punto di fecondazione tra natura e cultura. La programmazione sociale parte da questa consapevolezza per chiedersi e decidere cosa fare in e con un territorio. L’economia sociale deve costruire ipotesi di sviluppo in alternativa o continuità con ciò che si ha a disposizione. Come cooperatori sociali dobbiamo  farci dono per riunire quello che altri hanno separato per fare di un territorio un’opera d’arte”.

Al settore sociale tocca il gravoso compito di interloquire e collaborare con tutti, anche con chi appare lontano dalle logiche del no profit.

“Non si può sradicare la nostra azione dal contesto – spiega il professore – ed è per questo che per stilare dei piani di zona occorre osservare le nostre città anche di notte. Solo una chiare visione dei bisogni può suggerirci soluzioni possibili e credibili. Dobbiamo farci ascoltare dalla politica e per farlo occorre presentare modelli credibili. Distacchiamoci dalla sindrome del proiettificio e cerchiamo di avere prospettive più ampie”.

Una raffinata lettura della società e del territorio potrà dunque essere il primo passo per l’azione sociale.

“Abbiamo bisogno – conclude il relatore -di una immaginazione utopica ed una immagine molto realistica”.

“Concludiamo questo primo seminario – spiega Aurelio Guccione, presidente del consorzio “La città solidale” – soddisfatti per il livello dei relatori e degli incontri proposti. Siamo certi di avere dato il via ad un laboratorio sull’economia sociale utile per il nostro territorio”.

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