SI DIMETTE ROSARIO PLUCHINO ASSESSORE DI SANTA CROCE

Si8 è dimesso da assessore al Comune di Santa Croce Rosario Pluclino. Una nota diretta al sindaco e la convocazione di una conferenza stampoa alle 17 di martedi  in un locale di Santa Croce

Ecco la lettera indirizzata al sindaco

Ill.mo Signor Sindaco

più di un anno è passato dal Suo insediamento alla carica di primo cittadino e i punti cardine del Suo programma  – programmazione, concertazione, trasparenza, comunicazione –  che ho condiviso, invitando gli indecisi a votarla, non solo rimangono disattesi ma, sono ormai convinto, non fanno parte della sua cultura politica.

E’ per questo motivo che rassegno le dimissioni dalla carica assessoriale da Lei affidatami.

Il mancato rispetto di questi, per me irrinunciabili, principi, sono evidenti in alcuni provvedimenti che Lei ha adottato in modo spregiudicato  anche in mia assenza , (vedi isola pedonale a Punta Secca, esagerato acquisto di vasi per la fascia costiera  ) e mettono in risalto il distacco fra la Sua politica di palazzo e il contatto quotidiano con la gente che personalmente prediligo.

E quando In quel  palazzo  i problemi della nostra gente arrivano Le  manca poi la necessaria determinazione per rendere esecutive le soluzioni individuate e concordate( vedi problema ordine pubblico ) .

Riguardo alla programmazione, le ricordo che già nel mese di febbraio  sollecitavo per  pianificare in tempo le problematiche dell’estate ( che peraltro in virtù di una legge regionale comincia ad aprile ); iniziai allora, ostacolato, ad  adoperarmi  per  fornire le nostre spiagge delle necessarie attrezzature per la accogliere i bagnanti  ( bagni pubblici,  docce e quant’altro necessario per una dignitosa accoglienza ).

A luglio inoltrato , la precarietà e la confusione  fanno da padrone , ha provato a fare colazione a Punta Secca?

Ci ritroviamo  a dovere ancora una volta “ inseguire “ l’estate … e stavolta non ci sono giustificazioni che tengano.                           Simbolo di tanta inettitudine il “punto di vendita del pescato “ più volte attenzionato, è rimasto pateticamente messo in sicurezza e  inutilizzabile dai nostri pescatori. Forse in attesa di provvidenziale intervento da parte del GAC( Gruppo Azione Costiera )?

In compenso “ investe “ notevoli risorse  per vasi con fiori  per  la Movida di  Punta Secca (esclusivamente Punta Secca),lesinando su altre iniziative come  l’acquisto o l’affitto  di preziosi strumenti salvavita ( defibrillatori ) o  isole ecologiche per  rafforzare la raccolta differenziata.

Irrisolto il problema dei cespugli debordanti le villette  nella fascia costiera e nella strada Pescazze , insidiosi per  la sicurezza stradale   e segnale di degrado del territorio con vittoria a tutto tondo dei  generali che impongono  transenne a destra e a manca, sordi ai problema più volte evidenziato , che   impediscono il transito non solo ai nostri fratelli più sfortunati , ma persino ai mezzi di soccorso.

In grave  ritardo anche  il riammodernamento della macchina amministrativa, promessa in campagna elettorale.  Tante professionalità vengono ignorate “premiando “ invece  la strafottenza di qualche caporale  strapagato.

Assolutamente carente la concertazione e la comunicazione, se alcune scelte politiche ho approvato, di molte non ho condiviso il metodo di applicazione.

Resterò a ricoprire la carica di consigliere Comunale per  onorare da quei  banchi gli impegni presi in campagna elettorale perché il paese che voglio non è certamente quello a cui si sta lavorando, e mi chiedo, già da adesso, se vale la pena continuare a proporre un marchio di qualità che ha ormai esaurito il suo compito che era quello di richiamare consensi in campagna elettorale .

Rimane solo un confuso   dispendioso   tentativo  “a lunghissimo termine “ per la soluzione dei problemi dei nostri agricoltori ma i cui salati costi potrebbero ricadere su tutta la collettività.

Lo sanno bene anche i consiglieri del Gruppo Agricoltori che subito dopo la striminzita vittoria del 12 maggio,  per costringerLa a portare avanti quel tentativo non hanno esitato a costituirsi gruppo autonomo lasciando la maggioranza nella quale erano stati eletti  e  garantendo appoggio dall’esterno.

Ritengo quindi  giunto il momento  di fare una pausa di riflessione e rimettere al centro dell’azione amministrativa i  problemi di tutta  collettività  e non  solo quelli di una pur consistente rappresentanza.

Auguro al mio successore di trovare il giusto equilibrio e di lavorare in serenità.                                                                                                                              

 

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