Si apre ufficialmente l’anno giudiziario del tribunale ecclesiastico diocesano di Ragusa

Monsignor Giuseppe La Placa, in qualità di vescovo moderatore, ha ufficialmente dichiarato aperto l’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico diocesano di Ragusa, durante una cerimonia solenne tenutasi per la prima volta nella storia della Diocesi di Ragusa. A dare ulteriore prestigio all’evento è stata la prolusione di monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, che ha discusso dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica a 40 anni dalla revisione del Concordato.

I LAVORI

Ai lavori hanno partecipato anche il presidente del Tribunale di Ragusa, Francesco Paolo Pitarresi, e Emanuela Tumino in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Ragusa. Monsignor Baturi ha sottolineato le distinte responsabilità dello Stato e della Chiesa Cattolica, ma anche la necessità di collaborazione per garantire i diritti fondamentali e il bene della persona. Ha evidenziato il ruolo sempre più centrale della Conferenza episcopale italiana come interlocutore dello Stato, soprattutto per quanto riguarda il matrimonio concordatario e le pratiche giudiziarie connesse.

Il legame tra pastorale e attività del Tribunale è stato evidenziato dal vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano, don Maurizio Di Maria, il quale ha sottolineato la “particolare sollecitudine pastorale” di monsignor Giuseppe La Placa. Don Di Maria ha condiviso che la maggior parte delle pratiche di nullità matrimoniale a Ragusa riguarda la capacità psichica di contrarre le nozze da parte dei coniugi, evidenziando così la fragilità relazionale e affettiva che pesa sulla società.

A moderare i lavori è stato il cancelliere don Paolo La Terra, il quale ha concluso sottolineando che ogni attività, compreso il diritto, deve avere come centro e obiettivo la persona, come sancito dalla Costituzione e dagli accordi concordatari.

Foto: Salvo Bracchitta

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