“SFORZIAMOCI DI ESSERE MISERICORDIOSI COME SAN GIUSEPPE”

 “Essere misericordiosi. E non condannare. Così come è stato San Giuseppe che, al pari della Madonna, ha tenuto in braccio la Misericordia di Dio fattasi uomo, Gesù Cristo”. E’ il messaggio lanciato ieri da don Giorgio Occhipinti, riprendendo i temi dominanti del primo Angelus di Papa Francesco, nell’omelia della messa pomeridiana che ha preceduto la processione solenne in onore di San Giuseppe, i cui festeggiamenti sono attualmente in corso nella parrocchia del Santissimo Salvatore a Ragusa. Don Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, ha concelebrato con il parroco, don Giovanni Pluchino, che ha messo in rilievo come “le braccia di San Giuseppe rappresentano un sicuro approdo per il Bambin Gesù, sono braccia sicure, un sostegno certo, che è stato in grado di prendersi cura della Sacra Famiglia di Nazareth anche nei momenti più difficili”. “San Giuseppe – ha poi aggiunto don Occhipinti – è un uomo giusto, l’esempio per ogni padre nei confronti del proprio nucleo familiare”. Un cenno anche al significato simbolico della processione. “Non è solo un momento esterno per il simulacro che simboleggia il santo – ha chiarito don Occhipinti – ma è un segnale di fede, un cammino che viene effettuato tutti assieme, alla presenza del santo, e che ci conduce verso Cristo. Un esempio vivente per tutti noi cristiani”. Molto partecipata, poi, la successiva processione la cui fase iniziale, dopo l’uscita del simulacro dalla chiesa, è stata salutata dallo scoppio di alcuni fuochi artificiali. I fedeli che hanno seguito il santo, con la musica del corpo bandistico dell’associazione musicale “San Giorgio”, si sono incamminati per le vie del centro storico superiore che, ancora una volta, ha fatto da splendida cornice a questa fase processionale. Quindi, il venerato simulacro di San Giuseppe ha sostato presso le suore del Sacro Cuore. Poi ha fatto rientro al Santissimo Salvatore non prima, dopo la sosta sul sagrato, dello spettacolo pirotecnico che è stato accolto in maniera festosa dai numerosi fedeli presenti. Domani, martedì 19 marzo, festa liturgica del Patriarca, la santa messa delle 11 sarà celebrata da monsignor Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto, e animata dai fanciulli della scuola elementare Santissimo Redentore, diretti da Gianfranco Chessari e Carmela Cascone. Sempre domani, alle 18,30, la santa messa sarà celebrata da don Giorgio Occhipinti con l’amministrazione del sacramento dell’unzione degli infermi per ammalati e anziani. Durante le funzioni religiose della giornata si effettuerà la benedizione del pane di San Giuseppe e si raccoglieranno generi alimentari che poi saranno devoluti in beneficenza.

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