SFIGMO E FONENDO

Dal 18 al 20 Febbraio scorso si è svolto a Roma il Consiglio Nazionale dello SMI (Sindacato Medici Italiani), un Sindacato “unico” nel Mondo del Sindacalismo Medico Italiano,in quanto rappresenta tutti i Medici operanti a qualsiasi titolo nel Servizio Sanitario, dipendenti e convenzionati, generici e specialisti, veterinari compresi. Due giorni di intenso dibattito e lavori fruttuosi che sono stati impreziositi dalla presenza del Dr.F. Palumbo,Capo di uno dei tre dipartimenti del Ministero della Salute. Il Dr. Palumbo  ha relazionato in anteprima sul Piano Sanitario Nazionale 2011/2013,già approvato dal Consiglio dei Ministri ed unilateralmente dalla Conferenza delle Regioni,e che presto inizierà il suo iter parlamentare. Il Dr. Palumbo ha ripercorso gli ultimi anni del rapporto tra Ministero e Regioni  con l’attuale ruolo definito di stewardship del Ministero,cioè il ruolo di accompagnatore,di colui che prende per mano le Regioni più indietro,tra cui la nostra,per guidarla in avanti al fine di ribadire il carattere Nazionale del Sistema Sanitario,universale,gradualmente gratuito,di facile accesso con un corretto equilibrio tra pubblico e privato. L’alto Burocrate ha ribadito la fiducia che gode il SSN da parte di tutte le forze Politiche e lo ha paragonato ad una flotta navale con 21 “navicelle” satelliti che viaggiano controcorrente,in un fiume in piena,costretta al massimo della potenza dei motori e che ora cerca di gettare la zavorra. Questa è la cosiddetta spesa inutile e cioè:

a) sprechi, cattiva gestione di risorse umane e di acquisti di beni e servizi;

b) inappropriato ricorso a terapie quindi inappropriatezza  sia prescrittiva che interventistica;

c) inappropriatezza organizzativa con difformità di offerte o offerte di prestazioni ospedaliere che magari si possono ugualmente dare sul territorio, carenze sull’Assistenza Domiciliare integrata etc;

d) LEA cioè livelli Essenziali di Assistenza aggiuntivi a volte non finanziati (una Regione ha ad esempio aggiunto alle cure termali anche l’ospitalità in Albergo pagata dalla “mutua” sic);

Questi spesa inutile incide per 7/10 Miliardi di Euro e si è deciso di mantenere il Finanziamento del SSN sulla quota di 105 Miliardi di Euro, sperando di controllare la spesa non appropriata. Quale è quindi la chiave di lettura del Piano? Mantenere il SSN, attrezzarlo contro le crisi esterne ed interne del’economia e soprattutto renderlo competitivo verso gli altri settori del Welfare e delle Politiche Sociali; in Sanità si è fatto lo sforzo di crescere in qualità e di riqualificarsi cosa che altri settori del welfare (si pensa alla Scuola), dice Palumbo, non hanno fatto,così come nel controllo della spesa e nella contabilità, le Aziende Sanitarie hanno fatto sforzi di trasparenza e di razionalità che ad esempio Comuni e Provincie non hanno fatto. Inoltre gli standard in Sanità hanno una variabilità molto minore che altri settori (si pensi ad esempio ai trasporti) e anche questo è un punto di forza del SSN rispetto ad altre “spese” per Servizi. Sul PSN ci ritorneremo ancora.

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