SFIGMO E FONENDO

Ne avevamo già parlato, della vaccinazione per le infezioni da Papilloma Virus per ora prevista per le donne; ora la SIA (Società Italiana di Andrologia), la SIU (Società Italiana di Urologia) e la SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) con una pubblicazione intendono: a) estendere la vaccinazione contro l’HPV anche ai maschi di 12 anni; b) raccomandare alle Regioni l’avvio di programmi di vaccinazione per l’HPV a prezzo agevolato; c) sensibilizzare sulle infezioni HPV correlate anche i maschi.

L’HPV è la causa di numerose patologie nei maschi come il cancro del pene, il cancro dell’ano, i cancri dell’orofaringe e i condilomi genitali causati dai tipi 6, 11, 16 e 18; i condilomi non costituiscono un problema in tema di mortalità ma sono associati a bruciore, dolore, sanguinamento e conseguenze psicologiche importanti nei rapporti con il partner; secondo un recente articolo del Lancet 1 uomo su 2 è a rischio di contrarre un’infezione da HPV.

Inoltre HPV significa un problema per la coppia in termini di fertilità e capacità riproduttiva in quanto sembra che la presenza dell’HPV può influenzare la funzionalità dello sperma e interferire negativamente sullo sviluppo dell’embrione; dai dati in possesso la abortività aumenta dal 14-15% al 66% quando il virus è veicolato nello sperma.

Studi pubblicati sul NEJM mostrano per il vaccino quadrivalente un efficacia del 90,4% nella prevenzione, nei maschi tra 16 e 26 anni, delle lesioni genitali esterne. Sull’efficacia del vaccino depongono i primi dati “reali” ottenuti e pubblicati per ora solo in Australia, per cui si è visto come a due anni dall’inizio della campagna vaccinale anti HPV con il vaccino quadrivalente il numero dei nuovi casi di condilomatosi nelle donne si è ridotto di circa il 60%,la qualcosa rimarca la reale efficacia e i benefici apportati da questa vaccinazione.

Estendere la vaccinazione anche ai maschi oltre ad avere una motivazione di equità sociale, ha anche enorme importanza epidemiologica, soprattutto in quelle realtà a bassa copertura vaccinale nelle donne come è purtroppo ancora in Italia dove, a tre anni dall’avvio della campagna gratuita per le 12enni, il tasso di copertura media è pari solo al 59%;il vaccino quadrivalente oltre ad essere indicato in donne tra 9 e 45 anni è indicato anche nei maschi tra 9 e 15 anni.

Negli USA il vaccino quadrivalente è indicato nella prevenzione dei condilomi genitali nei maschi fino a 26 anni d’età e la FDA (la massima autorità internazionale sulle indicazioni dei farmaci) ha esteso le indicazioni del vaccino anche alla prevenzione delle lesioni precancerose e del tumore anale negli uomini e nelle donne fino ai 26 anni d’età. A breve anche l’EMA (Agenzia Europea del farmaco) estenderà queste indicazioni anche per gli uomini e le donne Europee fino a 26 anni d’età; attualmente solo in Austria c’è questa indicazione e la sicurezza per il vaccino è confermata da 72 milioni di dosi dello stesso somministrate in tutto il Mondo.

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