SETTANTA ANNI DALL’ARMISTIZIO:

 ” Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane.  La richiesta è stata accolta.  Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza “.

Questo l’annuncio del Maresciallo Badoglio dell’avvenuto armistizio firmato a Cassibile con le forze alleate.

 Si aprì una pagina dolorosa per il nostro Paese, ebbe inizio la Lotta di Liberazione dall’oppressore nazista.

 Questo scarno annuncio diede l’avvio al processo di democratizzazione dell’Italia. Nel susseguirsi degli anni,  donne ed uomini di buona volontà che ricostruirono dalle macerie la Nazione ed  una classe politica dignitosa e capace condusse l’Italia nel suo processo di crescita.

 Cosa resta di tutto questo ? I tanti sacrifici sono stati vani ? Chi sono gli eredi degni di quella classe politica ?

 Per Noi di Rigenerare la Democrazia inizia una settimana importante, dopo un lungo percorso siamo arrivati alla partenza ufficiale del Movimento con l’approvazione dello Statuto dello stesso. Un duro lavoro di costruzione comune, con alti e bassi, con confronti dialettici anche aspri comunque volti sempre alla costruzione. Personalmente non ho motivi di dubitare:  ognuno di NOI si approccia a questo momento con lo spirito giusto, abbiamo fissato in alto l’asticella del nostro impegno, con la consapevolezza che il percorso da seguire è arduo ed irto di pericoli e tentazioni, ma, con altrettanta tenacia perseguiamo la nostra strada chiara, trasparente ed aperta alle reali esigenze della comunità. In primo logo per onorare tutte quelle persone, più o meno anonime, che attraverso il loro sacrificio ci hanno garantito di vivere in libertà, o almeno senza forme costrittive estreme, ed in secondo luogo: registrato il progressivo decadentismo che affligge la politica, la classe politica, quindi LA DEMOCRAZIA (nel senso etimologico della parola ), ci impegniamo nel dar vita ad un ambizioso processo di RIGENERAZIONE della stessa . Il nostro messaggio non è rivolto soltanto ad una classe politica che in questo ventennio di democrazia nominale, ha dato il peggio di se, una classe politica funzionale alle due oligarchie imperanti, molto prodighe agli stucchevoli scontri da stadio, poco avvezze alle soluzioni dei problemi della comunità, ma è un progetto politico che partendo dalle comunità vuole ridare il ruolo centrale dell’individuo, contro forme verticistiche di potere.  Amiche ed amici vicini e lontani, buon lavoro a tutti.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it