SEQUESTRATI 20 CANI IN UNA STRUTTURA “FAI DA TE”

Le Guardie Zoofile Enpa e un veterinario dell’Asp di Ragusa dopo una serie di indagini mirate nel territorio hanno sequestrato 20 cani detenuti da B.T. in pessime condizioni igienico sanitarie all’interno di un piccolo appezzamento nel Comune di Giarratana. “La storia ha rischiato di ripetersi. Abbiamo disinnescato una situazione esplosiva, molto simile a quella verificatasi più di un anno fa nella zona di Scicli”. Queste le parole con cui Antonio Tringali – presidente della Sezione Enpa di Ragusa – ha commentano l’operazione con cui le Guardie Zoofile della Protezione Animali hanno sequestrato i cani, Simile più a una discarica che a un fondo agricolo – ovunque erano sparsi materiali di risulta, rifiuti, persino la carcassa di una vecchia “Panda” e pericolosissimi pannelli aminati di eternit ; il terreno era stato trasformato in un canile improvvisato: pochissime le ciotole per l’acqua, molte delle quali completamente a secco, inesistenti quelle per il cibo. Fatiscente e bucata in più parti, la recinzione metallica (confinante con una strada di pubblico accesso) permetteva agli animali di uscire ed entrare liberamente dalla proprietà. Un vero e proprio “rifugio fai da te”, dunque, proprio come quello in cui erano tenuti i cani di Scicli; questa volta, fortunatamente, l’epilogo è stato molto diverso. Al loro arrivo, le Guardie Zoofile Enpa e il veterinario dell’Asp hanno accertato la presenza dei  cani, tra cui 16 adulti, 1 cucciolo di tre mesi e 3 neonati di quindici giorni; all’appello ne mancavano sette ma il proprietario non ha saputo motivarne l’assenza. Due animali, un cocker e un pitbull sono stati trovati in condizioni di salute così gravi da richiedere immediate cure veterinarie mentre altri 10 erano legati a una catena talmente corta da impedire i più naturali movimenti. Tutti i cani presenti nella proprietà sono stati posti sotto sequestro. “Fame e sete non erano gli unici fattori di rischio – ha aggiunto il presidente Tringali -. Tra questi anche la presenza dei cuccioli e delle loro madri, aggressive per istinto materno, nei confronti degli estranei. Siamo intervenuti appena in tempo: il terreno si trova in una zona frequentata e non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se per un qualunque caso un passante, entrando in contatto con gli animali, avesse innescato anche involontariamente reazioni pericolose”. “Ringrazio l’autorità giudiziaria e tutte le istituzioni che hanno permesso alle nostre Guardie Zoofile di portare avanti una così efficace opera di prevenzione – ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa -. E’ motivo di conforto sapere che finalmente si stanno compiendo gli auspicati progressi in materia di lotta al randagismo e maltrattamento di animali”.

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