Sequestrata la salma del giornalista Gianni Molè. Caso di malasanità? Esposto in Procura

La Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto il sequestro della salma del giornalista di Vittoria, Giannì Molè, morto ieri all’età di 61 anni, all’ospedale ‘Guzzardi’ di Vittoria. Secondo quanto si apprende i familiari del giornalista avrebbero presentato un esposto – denuncia all’autorità giudiziaria, ipotizzando presunte negligenze da parte del personale che lo aveva in cura. Molè sarebbe morto per insufficienza respiratoria causata dal covid – 19. Sono stati gli uomini della polizia giudiziaria piombare questa mattina al cimitero di Vittoria per mettere la salma sotto sequestro. La notizia è stata diffusa da NuovoSud.

Secondo quanto riportato in un esposto in Procura, Molè pare sia stato intubato non in modo del tutto corretto pertanto la macchina artificiale non lo avrebbe aiutato nella respirazione. Adesso sarà eseguita l’autopsia.

Così il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese. “La notizia della morte di Gianni Molè ci addolora molto ed è arrivata come un fulmine a ciel sereno – dice Giulio Francese – non riusciamo ancora a credere a questa notizia. Come consiglio dell’Ordine esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza ai familiari in questo momento terribile e ricordiamo con affetto un collega, un amico che non c’è più. Un collega che ricordo sempre sorridente e mi riesce difficile pensare che non lo vedrò più, non lo sentirò più. Gianni Molè è stato un punto di riferimento importante a Ragusa per intere generazioni di giornalisti che con lui sono cresciuti e si sono formati. Adesso, saranno in tanti a rimpiangerlo”.

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