SENZA INFRASTRUTTURE SAREMO NOI LA PROSSIMA GRECIA

“Senza infrastrutture, senza reale inversione di tendenza, in cinque anni rischiamo di diventare noi la prossima Grecia, la prossima Irlanda. Finiremo completamente a terra”. L’assessore regionale delle Attività produttive, Marco Venturi, è stato chiaro e schietto, ieri sera, a Ragusa, nel corso dell’incontro tenutosi presso la sede provinciale della Cna. I presenti nella sala “Pippo Tumino”, gremita di piccoli e medi imprenditori, hanno ascoltato con attenzione i vari passaggi dell’intervento dell’esponente del Governo regionale.

“Abbiamo innanzi a noi – ha detto Venturi – anni ancora tremendi per fronteggiare quella che risulta essere, a tutti gli effetti, una crisi di sistema strutturale. E tutto per una classe politica irresponsabile che ha saccheggiato le casse pubbliche, accumulando un debito che non riusciremo mai ad onorare. I numeri, lo scorso anno come quest’anno, non ci sono per portare in pari il bilancio della Regione. Un’azienda sarebbe già fallita parecchie volte. Non bastano tagli orizzontali. Ci vuole una rivisitazione dell’intero sistema”. L’assessore Venturi ha poi precisato che “gli aiuti alle imprese, in questa fase, non servono. Anzi, quelli già dati hanno soltanto drogato il mercato. Ci vogliono proposte concrete che consentano di rimetterlo in moto questo mercato. E’ l’unica, vera cosa che, in questa fase, può realmente servire”. Rivolgendosi agli imprenditori iblei, Venturi ha poi aggiunto: “Siete stati voi, finora, il vero motore produttivo della nostra regione. Dobbiamo cercare di aiutarvi perché possiate continuare a recitare questo ruolo anche in un momento così difficile”. Ad aprire i lavori, dopo l’intervento introduttivo del segretario provinciale, Giovanni Brancati, il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, che, svolgendo un’articolata relazione, ha parlato dei punti critici con cui le piccole e medie imprese si confrontano nel quotidiano. “Dalla necessità di una nuova politica di credito – ha spiegato Massari – all’anticipazione, da parte degli enti locali, di fatture ai fornitori, magari facendo affidamento su prestiti a tasso agevolato.

E poi, sul tappeto, occorre inserire anche la questione della riforma delle Asi, che non ci convince in taluni aspetti, oltre alla esigenza della ricapitalizzazione dei consorzi fidi grazie ai quali, finora, è stato evitato il peggio alle imprese”. L’incontro di ieri, che ha visto la presenza della deputazione regionale, era aperto anche alle associazioni di categoria. Nel suo intervento, il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Angelo Chessari, si è detto d’accordo con Venturi su una più rigida regolamentazione delle aperture domenicali. Il presidente dell’Asi, Rosario Alescio, ha puntato il dito sulla burocrazia della Regione “che costringe – ha detto – anche un assessore con tante idee come Venturi a procedere a passo di lumaca”.

Il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Giuseppe Cascone, ha sottolineato il momento critico delle imprese ragusane, costrette alla chiusura o, in subordine, alla riduzione del personale. Il segretario regionale di Cna Sicilia, Mario Filippello, ha chiesto che vengano dati segnali forti lungo tre direttrici in particolare: il credito, l’abbattimento degli interessi per investimenti, la piena funzionalità del fondo di rotazione della Crias.  (e.m.)

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