È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SENZA DI LORO.. SI PUÒ?
22 Dic 2013 05:50
Può una madre sostituire il padre assente? La risposta è senza dubbio negativa. Ognuno dei due genitori con le sue caratteristiche peculiari e insostituibili, ha un compito arduo, ma bellissimo che va ben oltre il semplice accudimento. Una mamma non può e non deve chiedere a se stessa di fare la parte di chi magari, purtroppo, è assente perché ha deciso di non assumersi le proprie responsabilità o perché è venuto a mancare inaspettatamente. È l’assenza del padre o l’abdicazione al proprio compito normativo e di guida verso i figli, la causa della fragilità e dell’immaturità psicologica e comportamentale delle ultime generazioni, con conseguenze disastrose non solo per l’equilibrio dell’individuo, ma per l’intera società. La psicologia ha evidenziato chiaramente come la formazione sana ed equilibrata del bambino abbia bisogno di entrambe le figure genitoriali, ognuno secondo le proprie particolarità svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo della personalità del figlio; se quel “pezzo” manca non può essere indifferente, certo si può imparare a camminare con una gamba sola, ma nessuno può dire che sia la stessa cosa che camminare con due gambe! Pertanto, le due figure genitoriali sono entrambe fondamentali, non solo per generare la vita, ma anche per accompagnare quella vita al suo pieno sviluppo e inserimento nel mondo. Le competenze materne hanno maggiormente a che fare con il sentirsi amati e con l’apprendimento all’amore; il ruolo paterno è quello legato allo sviluppo dell’autostima e della propria identità personale compresa l’identità di genere. È chiaro quindi, come i due ruoli si compenetrino inscindibilmente e l’uno non possa prescindere dall’altro. Oggi rappresenta quasi la normalità parlare di mamma-single che, per il bene dei suoi figli, deve riuscire ad andare oltre il risentimento, il rancore e la frustrazione legate alla fine del rapporto amoroso con il padre dei proprio bambini. Ma attenzione, non possiamo pensare che un bambino non comprenda le dinamiche di un rapporto di coppia disastroso tra adulti; i bambini apprendono e ripropongono quello che vivono soprattutto per quel che riguarda le capacità relazionali, proprio per questo i bambini vanno ascoltati e rassicurati.
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