È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SE LO STATUTO NON VIENE RISPETTATO, UN ALTRO CIRCOLO VIENE CREATO
21 Giu 2016 13:20
Bocciato. Il ricorso avverso la sentenza della Corte dei Conti sul dissesto economico-finanziario del comune di Pozzallo è stato bocciato. Le conseguenze si palesano agli occhi di tutti e ciò che si sperava non sopraggiungesse mai, sembra essere un’ipotesi molto probabile, la conseguente, imminente dichiarazione di dissesto dell’Ente, che il comune dovrà quasi certamente deliberare.
Il Partito Democratico muove accuse pesanti, affermando che all’adozione di altre vie per definire la linea politica della sezione di Pozzallo, così come suggerito dalle regole democratiche dettate dallo Statuto del PD e dal senso di responsabilità verso i suoi iscritti, si sia preferita l’autoreferenzialità e l’arroganza. Ad un anno dalle elezioni amministrative del 2017, non riesce ancora a recuperare il suo ruolo di intermediario e rappresentante della società civile e nonostante sia, dal dicembre 2014, compartecipe in maniera organica all’interno della giunta presieduta dal sindaco Luigi Ammatuna, non è in grado di concepire un’idea di governo da sottoporre agli elettori. In città il dibattito sulle prossime amministrative è, di fatto, già partito ed ovunque i circoli del PD sono attivi e presenti nel territorio con iniziative e dibattiti sia su temi nazionali e regionali, che locali. A Pozzallo la situazione è differente. Il PD risulta essere assente ingiustificato dal dibattito politico e sembra avere smarrito, oltre alla sua sede, anche la sua strada, trovandosi imbrigliato nella gestione di quella che, forse, rappresenta la crisi politico-finanziaria più profonda che la città abbia mai attraversato. Le occasioni di dibattito organizzate dal circolo di Pozzallo nell’arco di tempo di quattro anni sono state davvero pochissime, nonostante le ripetute sollecitazioni dall’area di minoranza e le proposte di seguire percorsi comuni di unità e pacificazione nella fase precongressuale coinvolgendo le altre minoranze. È inoltre stato proposto di organizzare importanti momenti di dibattito ed invocato con veemenza il rispetto dello statuto, in merito alla mancata convocazione dell’unico vero organismo deputato alla definizione dell’indirizzo politico del partito, appunto l’Assemblea cittadina degli iscritti e degli elettori. Tutto ciò lascia presupporre che la partecipazione, obiettivo primario del Partito Democratico, non è evidentemente la prima preoccupazione del circolo di Pozzallo, al di fuori dei contesti elettorali, così come non lo sono il pluralismo e il rispetto delle minoranze.
I sottoscritti tesserati del Partito Democratico di Pozzallo fanno seguito alla nota del 29 aprile 2016 con la quale si comunicava l’avvio della fase costituente del secondo circolo del PD di Pozzallo, denominato “Pozzallo Democratica” e ne chiedono il riconoscimento per i motivi ampiamente spiegati in quell’occasione.
Afferma inoltre che nel completo silenzio della dirigenza del PD cittadino si consuma l’ennesima sconfitta della politica con la “P” maiuscola e si perpetra l’ennesimo danno all’immagine del partito. Altre vie erano possibili, tengono a precisare gli esponenti del partito che vedono come una missione, un dovere prima che un diritto, quello di farlo sapere a tutti i cittadini pozzallesi.
Nonostante il grave momento di crisi economica, sociale e turistica che vede, tra le altre cose, titolari di attività commerciali costrette a chiudere, disabili privi di servizi e nettezza urbana inadeguata e che mette i cittadini a dura prova, si intende partecipare attivamente ad una risposta consona per riuscire a restituire all’intera città fiducia nella politica, per un rapporto più forte e più vicina ai cittadini ed una maggiore partecipazione per una rinascita non solo democratica, ma anche e soprattutto economica e sociale.
Che ci si riesca oppure no, ai posteri l’ardua sentenza.
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