SE L’IMPRESA ECOLOGICA BUSSO DEVE AL COMUNE 2 MILIONI DI EURO

Ragusa come Milano? Nella mappa degli sprechi segnalata dalla Corte dei Conti e pubblicata da Repubblica ieri, emerge il caso della SO.GE.MI., la società che gestisce l’Ortomercato di Milano, accusata di non incassare dai grossisti i crediti  per i canoni di concessione. Scrivono i giudici che la società aveva illogicamente rinunciato a oltre 6 milioni di euro: per questo motivo è stata citata in giudizio. 

Il parallelismo tra questo caso e il rapporto tra il Comune di Ragusa e la ditta Busso, è automatico. Busso deve al comune oltre 2 milioni di euro per aver mancato gli obiettivi di raccolta differenziata previsti per contratto. 

Dal canto suo il Comune, pur essendo a conoscenza del fatto ed essere obbligato a comminare le multe  non lo ha mai fatto, procurando gravi danni a se stesso e ai cittadini che hanno pagato le tasse. 

Cosa succederebbe se la Corte dei Conti di Palermo dovesse agire come quella di Milano?

Legambiente ha ancora una volta segnalato la vicenda al sindaco di Ragusa: di seguito la lettera del presidente dell’associazione il dottor Duchi.

« Secondo il Presidente della BCE Mario Draghi la crisi in Europa è molto grave, in Italia è gravissima, lasciamo a lei il compito di definire la situazione in Sicilia alla luce di quello che è successo per le strade siciliane e della provincia di Ragusa. Lei per far quadrare il bilancio ha dovuto aumentare la TARSU, i diritti per le sepolture, le tariffe per l’espurgo, il trasporto scolastico, gli asili, la refezione scolastica e si accinge a avere per il 2012 un minor trasferimento di circa 3 milioni di euro che potrebbe portare all’adozione di ulteriori tagli di servizi.

Per evitarli Le vorremmo segnalare l’opportunità a compensare i minori trasferimenti con il recupero di un credito che il Comune di Ragusa  fa finta che non esista e che noi abbiamo segnalato più volte. 

Si tratta delle penalità che la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei RSU deve versare al comune per inadempienze relative all’articolo 26 bis del capitolato d’appalto e alle ordinanze sindacali 388 e 1386 del 2011 che richiamano il suddetto articolo, e cioè la mancata raccolta differenziata.

Infatti recita l’art. 26 bis : “l’impresa aggiudicataria assume l’obbligo di raggiungere la percentuale di raccolta differenziata pari a quella raggiunta nell’anno solare precedente la data di aggiudicazione del servizio, così come risulta dal MUD compilato dal Comune di Ragusa, maggiorata in ragione annua del 10% (dieci per cento).

In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo anzidetto la ditta aggiudicataria è soggetta a titolo di inadempimento ad una ritenuta annualmente cumulabile sui canoni mensili successivi pari alla somma:

1) degli oneri sostenuti dall’Amministrazione per il conferimento in discarica della quota di rifiuti non recuperata, determinata quale differenza tra la percentuale minima preventivata e la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti effettivamente raggiunta; tali oneri sono calcolati sulla scorta del costo elementare di smaltimento come previsto dalla tariffa comunale relativamente alla attuale discarica di c/da Cava dei Modicani o a quella approvata dalla Struttura Commissariale nel caso di utilizzo della discarica di nuova realizzazione in c/da Cava dei Modicani o nel caso di conferimento in altre discariche all’uopo autorizzate. Tali oneri verranno maggiorati del tributo speciale di cui all’art.3 comma 24 della Legge n.°549 del 28/12/95 e successive modifiche ed integrazioni nella misura fissata dall’art.8 della L.R. n.°4 del 16/04/03 e ss.mm. e ii.;

2) del maggiore onere sostenuto dall’Amministrazione a seguito dell’applicazione del coefficiente di maggiorazione previsto dall’art.8 comma 1 della O.P.C.M. n.°2983 del 31/05/99 e ss. mm. e ii.. “

Finora pur essendo prevista la riduzione del canone mensile a seguito del mancato raggiungimento dell’obiettivo di RD, dalle informazioni in nostro possesso, non sembra che i funzionari del comune abbiano applicato le relative sanzioni.

Si tratta di soldi pagati dai cittadini per ottenere certi obiettivi RD che, se non raggiunti , devono prevederne la restituzione. Si tratta di una somma che si può stimare intorno ai 2 milioni di euro.

Le vorremmo segnalare anche una serie di provvedimenti amministrativi del suo ente che negli ultimi anni hanno comportato un aumento ingiustificato delle spese per la gestione dei rifiuti. Si tratta dell’ affidamento a titolo oneroso ad altre imprese di compiti che per capitolato sono di competenza della ditta che gestisce il servizio di raccolta dei RSU , a cui il comune di Ragusa ha già pagato questi servizi attraverso il canone mensile. Si tratta delle seguenti determinazioni dirigenziali:

– Determinazione dirigenziale settore X n. 90 del 19/4/2011 : approvazione spesa pubblicità istituzionale  “Estensione raccolta differenziata porta a porta;

– determinazione dirigenziale settore VIII n. 117 del 7/10/2011 e Determinazione dirigenziale settore VIII n. 1563  del 15/07/2010 interventi straordinari di sfalcio meccanico, diserbo chimico e smaltimento dei rifiuti prodotti;

– determinazione dirigenziale settore VIII n. 122 del 11/10/2011 : interventi di diserbo e di bonifica di abbandoni rifiuti e micro discariche;

– determinazioni dirigenziale settore X n. 116 del 18/05/2011, n. 122 del 25/05/2011, n. 128 del 6/6/2011, settore VIII n. 46 del 3/8/2011, n. 88 del 21/9/2011 affido alla ditta SEAP s.r.l. per il conferimento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata porta a porta;

– Determinazione dirigenziale settore VIII del 28/10/2011 affido alla ditta EcoSider s.r.l. per il conferimento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata porta a porta.

Le suggeriamo per tutto ciò di provvedere al più presto al recupero della somma vantata dal comune al fine di evitare un danno all’A.C. ed evitare che qualcuno si possa sentire  in diritto di fare illazioni circa trattamenti di favore verso una ditta a scapito dei cittadini che si sono visti aumentare la TARSU. Ci sarebbe stata l’occasione di farlo con la  determina dirigenziale 240 del 30/12/2011  che aumenta il canone alla ditta, ma ancora una volta si è scelto di ignorare la situazione di credito vantata dal comune di Ragusa.

Infine le vogliamo segnalare che la raccolta differenziata continua a non funzionare situandosi intorno al 12% nel periodo gennaio-settembre 2011 e intorno al 15% nel periodo maggio-settembre 2011. Con questa raccolta differenziata fra non più di 15 mesi l’attuale vasca della discarica di Ragusa sarà esaurita e si entrerà in emergenza ambientale. A tal proposito ci preoccupa ancora di più la comparsa dei cassonetti stradali per la raccolta differenziata. Ciò dimostra quello che tutti ormai osservano e cioè l’abbandono della raccolta differenziata porta a porta da parte del comune di Ragusa e l’accettazione del fatto che a Ragusa ci si dovrà accontentare di una RD che non potrà superere  il 15%, e nei casi migliori il 20%.

Nel ringraziarla nell’aver messo a disposizione dei cittadini, e quindi anche a noi, l’indirizzo dilloalsindaco@comune.ragusa.gov.it , le porgiamo distinti saluti».

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it