È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SE I PARGOLI VOGLIONO GIOCARE, GIOCHIAMO !
31 Mar 2013 15:15
Caro Direttore, sarebbe stato auspicabile dedicare anche questa lettera, di una appassionata lettrice del suo quotidiano, agli auguri per una felice e serena Pasqua.
Sarebbe stato auspicabile rasserenare gli animi, evitare turbamenti, ispirarsi a principi cristiani, astenersi, almeno per un giorno dal cercare di innescare inutili polemiche di basso profilo, se non altro per la marginalità geografica di provenienza, rispetto ai tavoli regionali e nazionali dove tutto si decide in barba alle posizioni della base. Soprattutto nel momento in cui, come ha detto Grillo, il paese è affidato alle badanti, si potrebbe avere un attimo di tranquillità.
Ma se i pargoli capricciosi e vogliono giocare, allora giochiamo.
Come giudica le prese di posizione nei confronti della decisione del tavolo regionale della coalizione di centro sinistra riguardo alle primarie ? Si continua con i metodi da prima repubblica, con posizioni di puro conservatorismo e si cerca di sfasciare, quanto faticosamente, costruito. A questo punto viene da pensare che ci sia una intrinseca consapevolezza delle scarsa consistenza del proprio serbatoio di voti, per cui si vuole fare confusione, invece di lavorare per la sconfitta politica dell’avversario, sul campo invece che ai tavoli di concerazione. Ma, forse, girandosi indietro e guardando la consistenza e il carattere delle proprie truppe, cominciano a tremare le gambe.
Ma cosa valgono allora le strategie e le decisioni dei vertici comunali, provinciali e dei livelli superiori se, appena si decide una cosa, subito si innescano contrapposizioni e polemiche ?
Quella che non esiste è la coerenza: perché preoccuparsi di situazioni locali, che alla fine si possono combattere con la forza del proprio elettorato, e non alzare la voce per analoghi fatti in sede regionale ?
Quando mai si è levata una voce contraria, dalla nostra provincia, per la rocambolesca operazione di trasformismo politico che ha arruolato, meglio sarebbe dire intruppato, nella maggioranza del governo regionale, uno stuolo di voltagabbana dell’ultima ora ?
Nessuno si è accorto che in giunta sono stati cooptati tre cuffariani DOC ? Nessuno ha notato che sono rimasti al loro posto tanti personaggi a suo tempo nominati da Lombardo ?
Forse, come è avvenuto di recente per i fatti relativi alla formazione, le proteste si innescano quando vengono toccati tasti che afferiscono al personale (non inteso come dipendenti), e lo si fa quando si gioca in casa, consapevoli che appena varcato il suolo provinciale la voce resta isolata nel deserto, per quanto viene tenuta in conto.
Sinceramente penso che sollevare inutili polemiche su decisioni avallate dai vertici regionali e su cui grava, anche indirettamente la benedizione di Crocetta, non significa opporsi a presenze ingombranti che si muovono fuori dagli schemi tradizionali del palazzo, ma piuttosto disconoscere l’efficacia e il consenso di scelte che si muovono in consonanza con la pancia della gente, fiutando e interpretando gli umori dell’elettorato, meglio di demagoghi da strapazzo.
A confermare come dalle nostre parti, spesso, si vive in un aureo isolamento, distaccati dal mondo che esiste oltre le montagne che ci separano dal resto dell’isola, basterà ricordare l’autocandidatura di Crocetta, non mediata dagli organi di partito, mal digerita dal suo stesso che, poi, la dovette digerire, suo malgrado. Candidatura che dovette passare sotto le forche caudine di quanti volevano insinuare chissà quali nefandezze, dal patto della cravatta a quello delle crocchè, passando per un accordo certo con Lombardo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Resta l’evidenza che Crocetta lavora al suo partito, realtà ormai consolidata, pronta a costituire la casa prefabbricata, ricovero non di fortuna, in caso di terremoti politici che possono squassare certe formazioni predisposte al crollo per le crepe già abbastanza evidenti, in sede nazionale e locale.
Buona Pasqua
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