Scuola dell’infanzia “Arcobaleno Friend”. Un presepe vivente alla riscoperta dei valori della famiglia. FOTO

Un grande Presepe vivente alla scuola dell’Infanzia Paritaria “Arcobaleno Friend” che ha coinvolto nella realizzazione grandi e piccini in un unicum di grande armonia e scambi relazionali non indifferenti. I piccoli dal nido ai 5 anni hanno fatto parte dei personaggi che hanno animato il Presepe realizzato in un contesto scenico molto veritiero visti i vari ambienti riprodotti con cura da insegnanti, alunni e genitori. Ed è stato proprio il coinvolgimento dei genitori dei piccoli a dare il vero senso a questo lavoro. Tutti si sono lasciati coinvolgere lavorando fianco a fianco come in una grande famiglia, quella che anche il Natale ogni anno ci ricorda .

Il direttore della scuola “Arcobaleno Friend”, Thomas Brugaletta, molto attento alle innovazioni pedagogiche per lo sviluppo armonico dei piccoli, ha voluto sottolineare proprio l’aspetto del Natale oggi. “In un periodo in cui i più piccoli conoscono solo l’albero addobbato di luci ed i regali che vengono portati loro dall’immaginario Babbo Natale, la realizzazione del Presepe con la raffigurazione della nascita di Gesù è sicuramente un insegnamento antico che loro coltiveranno per tutta la vita. Non dimentichiamoci che molti valori, quali quelli della famiglia, stanno scomparendo perché non coltivati e rigenerati abbastanza.

Le famiglie nella realizzazione della grotta e degli ambienti circostanti hanno riscoperto il coinvolgimento emotivo del Natale, così come i bambini e gli insegnanti. Il Presepe vivente è voluto essere un input per non far perdere il messaggio del Natale”. L’amore ed il coinvolgimento della famiglia che si riunisce è stato un messaggio forte che sicuramente è veicolato fra tutti, grandi e piccini. Gli ambienti sono stati realizzati con carta d’imballaggio, cartoni e altro materiale povero all’insegna anche del riciclo.

Sono stati in 48 i piccoli personaggi che si sono alternati ad animare i vari ambienti realizzati : nella grotta, in casa per impastare ed infornare il pane, in falegnameria, nella locanda, nella zona lavanderia, quella ricamo ed altri scorci suggestivi di un’epoca lontana ma che merita ancora di essere ricordata. I piccoli hanno rispettato i loro ruoli, calandosi nella parte con molta naturalezza a dimostrazione che con l’amore e l’impegno dei grandi anche le nuove generazioni possono dare ancora un senso a questa grande festa che si rinnova da oltre 2000 anni nel mondo ma soprattutto nei cuori di ogni cristiano.

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