SCOPERTA TOMBA DI ETA’ GRECA DAVANTI L’AEROPORTO DI COMISO

Ancora una volta il territorio ibleo restituisce tracce del suo ricco passato. Nell’ambito della realizzazione di un’opera infrastrutturale a servizio dell’aeroporto di Comiso – nella fattispecie una rotatoria che dovrà fungere da snodo viario per il collegamento tra l’autoporto di Vittoria, lo scalo di Comiso e la S.S. 514 Ragusa – Catania –  sono stati rinvenuti importanti resti archeologici indicativi della presenza di un sito di una certa rilevanza.

 Il ritrovamento è frutto di una fattiva sinergia e collaborazione tra gli enti pubblici interessati, la Provincia regionale di Ragusa e la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Ragusa, in attuazione di una recente normativa  in materia di lavori pubblici che prevede la necessità di una verifica preventiva dell’interesse archeologico in sede di progetto preliminare dell’opera da realizzare. E proprio dall’esito delle indagini e delle ricognizioni effettuate nel sito interessato, è emersa una sepoltura di età greca del V secolo a.C., quasi intatta con un ricco corredo di vasi attici di quelli che si usava mettere nelle tombe (lekythoi). La qualità e la rarità del materiale rinvenuto, dà delle indicazioni sull’importanza dell’individuo sepolto nella tomba: la più grande delle lekythoi, alta 30 cm circa, è decorata con una figura femminile nell’atto di compiere una libagione, forse il rito sacro in onore di un ricco defunto, probabilmente un greco d’occidente.

Queste prime indagini nel sito coordinate dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Ragusa e in particolare dal Dott. Saverio Scerra hanno ancora una volta dato l’opportunità alle nuove leve dell’archeologia iblea di cimentarsi nello scavo archeologico e nella collaborazione con l’ente preposto alla tutela dei Beni Archeologici che da un po’ di tempo crede fortemente nella valorizzazione dei giovani archeologi iblei ormai in gran numero. Infatti al momento del rinvenimento era presente sul cantiere di scavo la giovane archeologa comisana Laura Diara, che accortasi dell’importanza del ritrovamento ha contattato l’archeologo Saverio Scerra che è immediatamente intervenuto per seguire e coordinare i lavori di apertura della sepoltura e il recupero dei reperti in essa contenuti. Come afferma il dottore Scerra, la tomba potrebbe essere indicativa della presenza di un piccolo nucleo di sepolture come altri indagati da Biagio Pace, nel secolo scorso, nelle contrade a nord di Comiso . Tanto basta per prevedere la continuazione delle indagini sul sito, cosa che verosimilmente avverrà nei prossimi giorni con lo scopo, sia di tutelare il sito archeologico, sia di realizzare l’opera pubblica con eventuali piccoli corretivi così come previsto dalla vigente normativa in materia di archeologia preventiva.

La direzione scientifica degli scavi sarà a cura della Soprintenza BB.CC.AA. di Ragusa ed in particolare dell’archeologo Saverio Scerra che  coordinerà un piccolo team di tecnici, archeologi e antropologi.

“Sarebbe bello- dichiara il dottore Scerra – che i reperti eventualmente rinvenuti, possano essere  valorizzati, ove possibile e come auspicato da più  parti, in un piccolo antiquarium all’interno dell’aeroporto. Sarebbe un bel biglietto da visita per chi, quando l’areporto sarà in funzione, arriverà in questo bel territorio ricco di archeologia, d’arte e di una splendida natura ”.

Ma ora il silenzio è d’obbligo: lasciamo lavorare in pace gli archeologi e aspettiamo gli esiti delle indagini.

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