È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SCONTRO FRA TITANI
27 Apr 2013 09:50
La terra etnea è abituata ai tremoti causati dal vulcano, consueti sono gli spettacoli serali del magma e dei lapilli che fuoriescono dal cratere regalando immagini incomparabili.
Non sono da meno gli scossoni che si avvertono nella politica locale, che quasi sempre hanno per protagonista l’UDC, che quasi sicuramente avranno riflessi sull’assetto futuro del partito e potranno influire sull’andamento della politica regionale.
Sintomatica era l’intervista di ieri, ad un quotidiano online regionale, già da noi ripresa, del coordinatore regionale del PDL che lanciava segnali su nuovi scenari della politica nazionale e regionale.
Arrivano le dimissioni dall’UDC del deputato e capogruppo all’ARS Lino Leanza.
L’ex numero due del partito di Raffaele Lombardo era approdato allo Scudo Crociato nell’estate scorsa, accolto nel partito dal leader in persona Pier Ferdinando Casini nel corso di una affollatissima convention alle Ciminiere di Catania (per la cronaca la stessa occasione in cui Casini evitò di venire a Ragusa, per non meglio precisati impegni). Il peso di Leanza, peraltro conosciuto, si era palesato nella grande affermazione dell’UDC a Catania, feudo di Raffele Lombardo, dove era stato ottenuto il 14 % dei consensi.
Da subito si era capito, però che qualcosa non girava nel giusto verso per i rapporti con i vertici regionali, ci si aspettava per Leanza la presidenza dell’ARS, andata invece ad un messinese, fedelissimo di D’Alia, o un assessorato. Alla fine solo la carica di capogruppo.
In uno scenario di rapporti non idilliaci fra Leanza e D’Alia, si è inserita la contestata scelta dei vertici regionali di sostenere, a Catania, la candidatura di Enzo Bianco.
Nulla di nuovo sotto il sole, per un segretario regionale uso ad imporre decisioni e provvedimenti in casa d’altri, senza confrontarsi con la base del partito e con le varie componenti sulla base delle diverse realtà locali.
Altri segnali negativi per i rapporti fra i due erano scaturiti dalle nomine di due vice segretari regionali, identificati nelle persone di Giovanni Pistorio, ex fedelissimo di Lombardo e di Marco Zambuto, sindaco di Agrigento, una volta vicinissimo a Totò Cuffaro. Nulla ha potuto nemmeno l’intervento del segretario nazionale Lorenzo Cesa che aveva deciso di sostituire il commissario Filippo Cirolli, vicino al deputato messinese, con Salvo Di Salvo, uomo di Leanza. L’apertura dimostrata dalla dirigenza nazionale non è bastata a Leanza, che ha scelto il divorzio dall’Udc.
Per la cronaca Giovanni Pistorio, pezzo grosso dell’MPA, era stato accolto nel partito e alle ultime politiche gli era stato riservato, addirittura, il secondo posto nella lista per la Camera, preferito a diversi esponenti della Sicilia orientale che, sicuramente, avrebbero fatto meglio in termini di raccolta di consensi, necessari vista la debaclè del partito in termini di punti percentuali.
Ora si aprono nuovi scenari, all’ARS è già pronto un nuovo gruppo: il capogruppo all’Ars dell’Udc, Lino Leanza e i deputati Totò Lentini, Raffaele Nicotra, Luca Sammartino (tutti Udc), Paolo Ruggirello (Lista Musumeci) e Valeria Sudano (Cantiere Popolare-Pid) hanno deciso di creare un nuovo soggetto, rompendo con i rispettivi partiti di appartenenza.
L’annuncio verrà dato fra poco all’Ars dove i sei deputati costituiranno un gruppo autonomo che si chiamerà “Articolo 4″ e il capogruppo sarà Sammartino che avrà come vice proprio Sudano, scelte che hanno un senso preciso anche sotto il profilo politico: giovani e donne.
Tutti da scoprire i riflessi che potrà avere sulle varie realtà locali l’ennesima scissione nel partito di Casini.
© Riproduzione riservata