SCOLLAMENTO POLITICO NELLA MAGGIORANZA AL COMUNE DI MODICA

    In merito all’ultima riunione del Consiglio Comunale, non può passare inosservato il crescente e preoccupante scollamento politico che si registra nella maggioranza di governo.

     In primo luogo, su una richiesta di chiarimenti è stata confermata una assenza di dialogo tra il Sindaco e il Presidente del Consiglio, che, dopo il recente episodio, con dichiarazioni alla stampa, riguardante l’utilizzo dell’Aula Consiliare per una cerimonia di gemellaggio, questa volta ha avuto l’effetto negativo di impedire ai consiglieri comunali di Modica di partecipare alla seduta congiunta dei Consigli Comunali della provincia di Ragusa alla Camera di Commercio.

   La concomitante riunione, non rinviata, del Consiglio di Modica, ha fatto registrare l’assenza del Comune di Modica all’iniziativa, opportunamente decisa dai Sindaci della provincia, all’interno della giornata di protesta indetta dall’Anci, per contrastare le decisioni del Governo nazionale in merito ai tagli dei trasferimenti finanziari ai comuni.

   Inoltre, come è ormai noto, la stessa seduta del Consiglio, dopo un lungo dibattito durato oltre quattro ore, non ha avuto alcun risultato positivo, stante il fatto che l’unico argomento trattato, la proposta relativa al Piano di valorizzazione degli immobili comunali, non ha ricevuto i voti necessari alla sua approvazione, determinando il rinvio del punto.

   Il dibattito e la votazione, con la sorprendente astensione di alcuni consiglieri della maggioranza, ha reso esplicito un crescente disagio che già in occasione di altre recenti sedute consiliari, con l’assenza di consiglieri della maggioranza, ha avuto l’effetto di provocare il rinvio del Consiglio, o, anche, la bocciatura di proposte, come nel caso del Regolamento sulle entrate.

   Nel merito della questione, facciamo rilevare che la votazione ha inteso comunicare all’Amministrazione Comunale che su atti importanti per la città, come la destinazione degli immobili, non si può mettere il Consiglio nelle condizioni di non potere legittimamente intervenire, anche per modificare, come nel caso della proposta di escludere dalla vendita, per edificare, la villetta di Via Silla o la vendita della chiesa del Ritiro o la vendita del campo di calcio “V. Barone”, o per avere chiarimenti in ordine alla destinazione dell’ex Palazzo Poste.

   Al fine, pertanto, di non rendere improduttiva la prossima riunione, è necessario che la maggioranza assuma l’iniziativa di riformulare il Piano degli immobili, tenendo conto dell’orientamento del Consiglio, oltre che del dibattito nella città, su alcuni beni di significativo impatto sui cittadini.

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