SCOGLITTI: I PESCHERECCI NON HANNO TOCCATO LE COSTE MALTESI

La testimonianza del Comandante del peschereccio Eolo, il signor Antonio Quattrocchi vittima delle minacce dei maltesi lunedì scorso e parte lesa  avendo arrecato alla sua imbarcazione un ammanco di circa € 10.000 di attrezzature. Il signor Quattrocchi (nella foto) tuttora amareggiato e senza possibilità di andare in mare ripercorre le tappe della vicenda.

Signor Quattrocchi a mente fredda vuole indicarci la distanza e il limite del suo peschereccio e dello Zeus, rispetto alle coste maltesi?

“Accadde tutto intorno alle ore 9,40 della mattina di lunedì 24 il radar ci segnalava esattamente il limite che abbatteva la costa di Malta ma non la marca. Eravamo quasi al limite e il peschereccio Zeus a mezzo miglio di prua”.

A che distanza circa si sono avvicinati i maltesi?

“Si sono avvicinati a circa 10 metri di distanza semicabinati con tre motori fuori bordo con la presenza di 6 o 7 persone incitandomi a fermare il peschereccio e di salpare la rete, perché ci trovavamo in acque maltesi. Il mio peschereccio era a 25 miglia ma loro non hanno voluto sapere alcuna spiegazione con mitra ben puntati. Esattamente secondo la stima della Capitaneria di Pozzallo ci trovavamo a 24 miglia e mezzo e con prua a 320 gradi e a 600 metri d’acqua.”

Che cosa vi hanno detto precisamente?

Ci hanno detto: “Qui lavorano solo i pescherecci di Malta”. E lì gli insulti: “Italiani pagnottisti e siciliani mafiosi”

Cosa hanno fatto?

“Visto che non fermavo il peschereccio hanno tentato l’abbordaggio. Sono convinto che se mi fossi fermato sarebbero saliti a bordo per sequestrare il peschereccio. Mi hanno detto di parlare sulla 16 sul VHF  per farmi fermare.”

Cosa è successo?

“Non appena mi accorsi che la situazione stesse precipitando ho chiesto aiuto alla Capitaneria di Pozzallo e incominciai a chiamarla quando vidi i maltesi perdere le staffe facendomi cenno che mi avrebbero arrestato. Così preso dal panico ho gettato in mare la rete, i dirigenti a mare, calamenti e i cavi d’acciaio del valore di circa € 6.000 per alleggerire l’imbarcazione e ripartire.”

E adesso senza le sue attrezzature come farà?

“In totale ho perso circa € 10.000 di attrezzature per non parlare delle giornate a vuoto senza poter pescare visto che noi tiriamo a campare a giornata con il pescato quotidiano che vendiamo. Non saprei adesso quando e come andare a mare.”

Cosa hanno fatto dopo?

“Mi hanno lasciato perdere per raggiungere il peschereccio Zeus tentando anche quest’ultimo di abbordarlo. Assieme abbiamo chiesto soccorso alla Capitaneria di Pozzallo che è arrivato dopo ben 3 ore e la cosa che ci ha lasciati sbalorditi è che quest’ultima non poteva superare oltre i 12 miglia cosa che spesse volte avviene per recuperare i clandestini.”

Le ultime riflessioni del signor Quattrocchi assieme al Comandante del peschereccio Zeus, Andrea Domicolo: “ A noi è consentito per la pesca solo ed esclusivamente acque territoriali e non economiche mentre i maltesi hanno a disposizione acque territoriali, economiche e internazionali. Un caso increscioso che ha trasmesso molti allarmismi fra i pescatori. Da quando è cambiato il governo maltese, non è possibile pescare in quella zona, cosa che abbiamo sempre fatto da 40 anni a questa parte. A noi non risulta che sia stata emanata una legge che possa vietare il limite miglia. La cosa più scandalosa è che per liberare una barca dal sequestro vogliono € 80.000 cifre improponibili. Non si capisce perché avvenga tutto ciò dal momento che le frontiere sono state abbattute e da un bel pezzo. Come mai loro sono in possesso dei 25 miglia e a noi non è permesso? Loro hanno facilmente sbocco verso le nostre acque mentre noi no perché ci ritroviamo davanti l’Africa.”

Andrea Domicolo, conclude: “Noi siamo nel giusto. Ho ricevuto l’ordine di non fermarmi perché ero nelle mie acque territoriali. Non mi sono fermato perché mi è stato riferito dalla Capitaneria di Pozzallo.”

I pescatori non si fermano qui e vogliono far luce sulla vicenda. Sabato prossimo presso l’Associazione dei Pescatori “San Francesco” di Scoglitti incontreranno il Deputato Regionale On. Giorgio Assenza che si è reso disponibile a dar voce al problema e il Movimento Territorio unico movimento politico al momento che ne ha sostenuto la causa nella persona del Coordinatore Peppe Nicastro.

 

Cinzia La Greca

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