Scicli, Convento delle Milizie: iniziano i lavori di consolidamento e restauro

Ad annunciare la sospensione delle celebrazioni liturgiche per questa estate 2023 è il vicario foraneo di Scicli, don Ignazio Lachina. Una decisione necessaria e dovuta perchè legata al fatto che iniziano i lavori, già appaltati, per il recupero e la valorizzazione del Convento delle Milizie, sito a monte della frazione di Donnalucata, luogo di grande attrazione per l’intero territorio e di grande interesse nella rete dei cammini sacri mariani. Il decreto di finanziamento, per un importo di 448.700 euro con progetto redatto dall’ufficio tecnico del Comune di Scicli all’epoca dell’ex giunta del sindaco Enzo Giannone, risale al gennaio del 2020 e riguarda interventi capaci di ripristinare la bellezza del convento e della chiesa soprattutto elevata a Santuario mariano dalla Diocesi di Noto e luogo dove da tre lustri il parroco don Ignazio Lachina la domenica mattina celebra la Santa Messa. Un momento apprezzato dai tanti villeggianti di Donnalucata ed in particolare dai turisti che arrivano nella zona per le vacanze estive.

La misura di finanziamento mira ad aprire i percorsi storici legati al cultura mariano ed a rendere fruibili i beni che si trovano in ambiti rurali.

L’eremo e la chiesa delle Milizie sono legati alla tradizione religiosa di Scicli. Il complesso è posto a due chilometri da Donnalucata, su un lieve pendio collinare da dove si guarda il mare Mediterraneo. La tradizione e vari testi dei secoli XVII e XVIII ricordano in quel luogo la battaglia avvenuta nel 1091 tra Normanni e Saraceni, vinta dall’esercito del conte Ruggero grazie al provvidenziale intervento della Vergine apparsa avvolta da una nube e su un cavallo bianco. Il luogo è stato abitato da eremiti nel XVII secolo. Vi fu sepolto Mariano Perello, uno degli intellettuali più qualificati nella Scicli del Seicento, e vi abitò il frate francescano Giorgio Lutri in odore di beatificazione. Solo nei secoli successivi si è avuta una particolare devozione per la Madonna delle Milizie. Attualmente il complesso architettonico registra varie fasi costruttive che vanno dal tardo medioevo al Novecento in cui risulta determinante la fase settecentesca in cui si ricostruirono la chiesa ed alcune parti del convento da decenni parcellizzato e venduto a privati. Intatta la chiesa.

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