Scicli chiede massima vigilanza: iniziata la stagione degli incendi nelle periferie del centro abitato

L’allarme è massimo. La stagione degli incendi tutt’intorno la città è iniziata. Dapprima a fuoco la collina di contrada Lodderi che ha provocato danni solo alla vegetazione, poi l’incendio in un terreno nella zona di via Ponchielli dove sono andate distrutte alcune casupole di un ovile ed alcuni animali sono morti seppure si sia riusciti a salvare il gregge di pecore e capre.

 Il cliché è sempre lo stesso: da decenni nulla cambia. 

Gli incendi si ripetono puntualmente ogni anno prima, in piena estate. Da contrada Lodderi alla Fiumara, al confine con il cimitero. Da qualche anno è venuta la volta della zona di via Ponchielli. Perchè succedono questi fatti? Perchè continua a bruciare la periferia della città procurando forti apprensioni sulla popolazione? E’ un interrogativo che si pongono puntualmente gli sciclitani. Perchè bruciano le colline? Perchè bruciano le zone di periferia? Sono terreni incolti in massima parte e destinati al piccolo pascolo. La vigilanza è l’unica arma per evitare che accadano episodi di tal genere. 

E c’è chi chiede che la vigilanza venga garantita anche dalla protezione civile ora che il Comune di Scicli ha un suo nucleo di volontari.

A supportare il lavoro della Polizia Locale potrebbe essere il neonato gruppo di volontari della protezione civile. Attività di vigilanza solo per evitare che la periferia bruci, per individuare focolai tutt’intorno il centro abitato e fare un’azione di prevenzione che sarebbe un deterrente agli incendi. Incendi di cui non si conosce la natura. E’ dolosa o è accidentale. Di certo è un danno per il patrimonio naturalistico della città. 

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