SASA’ SALVAGGIO “AMBASCIATORE DELLA SICILIA NEL MONDO”

31 Ago 2010 20:03

L’irriverente quanto dirompente simpatia di Sasà Salvaggio animerà il palco del premio Ragusani nel Mondo. C’è anche lui tra il cast artistico della manifestazione che abbraccia i ragusani emigrati, raccontandone le storie e i successi. Il famoso comico nazionale sarà a Ragusa in occasione del premio, offrendo esilaranti performance. Come ama definirsi, è un milanese (è nato a Milano il 17 agosto del 1968) che “sopravvive” a Palermo. Brillante cabarettista, ha debuttato nel 1992 in una trasmissione comica da lui creata dal titolo: “Non è la Rai, non è Canale 5, ma allora chi schifiu è”. Nel 1994 inventa una striscia siciliana “Sgrilla la Notizia”, che riscuote un enorme successo, al punto che Antonio Ricci che lo chiama a “Striscia la Notizia”, diventando famoso grazie al suo urlo: Hua!!! Da allora innumerevoli le presenze nelle tv regionali e nazionali fino ad arrivare alla conduzione di “Striscia la Notizia” nell’aprile 2004. Importante nella sua carriera è il teatro comico, dal debutto nel 1993 al Teatro Lelio di Palermo, ha riempito piazze e teatri di tutto il mondo, portando in giro la cultura e la lingua siciliana. Il suo ultimo lavoro è una serie televisiva sull’umorismo siciliano registrata al Teatro Massimo di Palermo, che ha vinto un Award come miglior documentario al Sicilian Film Festival di Miami. Nel 2008 ha partecipato al progetto “U Tagghiamu stu pallune”, una canzone di denuncia sul disagio dei quartieri a rischio palermitani. Il video è stato premiato all’Università Uilm di Milano come miglior videoclip dell’anno per la comunicazione sociale. Dal 2009 è testimonial del vino Sasàmore, progetto che ha lo scopo di rilanciare il territorio della Valle del Belice e di aiutare i bambini della Sicilia. Ha fatto numerose tournèe in America e in altri Paesi del mondo proprio andando a trovare le comunità siciliane che risiedono all’esterno, divenendo egli stesso ambasciatore della Sicilia, con il conseguente invito a tornare per visitare la propria terra d’origine.