Eseguito un raro intervento in India: rimosso un gemello parassita di 16 chili dal busto di un diciassettenne. Un’operazione straordinaria è stata eseguita all’ospedale Aiims di Delhi, in India, dove i medici hanno rimosso un “gemello parassita” dal corpo di un ragazzo di 17 anni. Il giovane conviveva con questo corpo estraneo fin dalla nascita, […]
SARÀ INVIATA A PALERMO UNA NOTA PER RECUPERARE L’AUTONOMIA DEI COMUNI MONTANI
05 Ago 2011 16:32
Una affollata delegazione composta da amministratori e sindacalisti della CGIL, CSI,UIL e Snals è stata ricevuta, stamani, dal vice Provveditore d.ssa Ninni Comitini per chiedere la rettifica del decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale che taglia l’autonomia delle scuole di Chiaramonte, Monterosso e Giarratana.
La delegazione guidata da Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa e da Salvatore Brullo segretario generale della FLC Cgil di Ragusa ha registrato la presenza dell’assessore Giovanna Caruso di Giarratana, degli assessori, Pagano, Salvatore Scollo e Giuseppe Amato di Monterosso Almo e dal Presidente dell’Unione Comuni Iblei Roccuzzo; presenti inoltre i sindacalisti Palermo della Cisl , Di Pasquale dello Snals e D’Agostino della Uil.
Il vice Provveditore accogliendo le richieste di tutta la delegazione si è impegnata ad inviare, in giornata, una nota all’Ufficio Scolastico Regionale per chiedere la rettifica del Decreto del 6 Luglio 2011che come è noto per le scuole delle piccole isole e dei comuni montani non prevede alcuna revoca dell’autonomia. Inspiegabilmente le scuole dei tre comuni sono stati inserite nel medesimo decreto assieme ad altre 13 della provincia di Ragusa.
Giovanni Avola e Salvatore Brullo così commentano l’esito dell’incontro : “Ha fatto bene la Cgil unitamente alla Flc Cgil a chiedere l’incontro con i sindaci e con il provveditore perché stavolta non si tratta di un problema strettamente e solamente scolastico, ma dell’ennesimo scippo d diritti verso la nostra comunità.
Da tre anni continua inarrestabile lo smantellamento della scuola pubblica ma non si era arrivati mai a tanto: questo decreto va cambiato.”
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