SANTA CROCE: LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO “NOI CI CREDIAMO”

 “Opposizione propositiva”: questa l’espressione maggiormente utilizzata dai rappresentanti del movimento Noi ci Crediamo, di Santa Croce Camerina, nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, in cui il movimento ha presentato la propria proposta, articolata in quattro punti programmatici, dal titolo Il paese che vogliamo… fare ripartire. L’espressione sta ad indicare un’opposizione che, negli intenti, non vuole essere da blocco allo sviluppo dei lavori della giunta, ma semmai partecipativa.

Ad enunciare i quattro cardini del carnet di proposte del movimento d’opposizione, presenti l’ex candidato sindaco Giovanni Barone, Giorgio La Rosa, Fabio Emmolo, ed il consigliere comunale Luca Agnello. Le prime attenzioni sono nei riguardi dei temi economici. Prima di tutto, una Fiscalità amica ed intelligente: abbassamento dell’aliquota dell’IMU al 7,6 x 1000 per seconde case, capannoni industriali e locali commerciali; in più, ulteriori sgravi fiscali per chi investe in fonti energetiche rinnovabili.

Il secondo punto della proposta riguarda il Rilancio economico, che dovrebbe passare per l’azzeramento degli oneri concessori, per la durata di un anno, per le ristrutturazioni del centro storico, in modo tale da riqualificarlo, e l’abbattimento del 50 % delle tariffe per le restanti zone del paese; l’immediata attuazione del “piano alberghi”, secondo una procedura già prevista; nuova attenzione per il tema della raccolta differenziata, che si vuole portare al 65 %.

Attenzione alle nuove generazioni nel punto Diritti al futuro. Due le proposte in questo senso: adottare il progetto “Ragazzi in aula” (che prevede la possibilità per i giovani tra i 15 e i 25 anni di partecipare ad alcune sedute consiliari, per favorire l’apprendimento dei meccanismi di amministrazione degli enti pubblici) ed il “Progetto Laureato” (per il quale verrebbe data possibilità ad alcuni neolaureati di partecipare a degli stage e di lavorare su progetti di pubblica utilità).

Infine, il quarto cardine della proposta, dal titolo Riprendiamoci il nostro paese, verte sul tema della sicurezza. La prima idea riguarda l’attuazione del già previsto protocollo d’intesa fra le forze dell’ordine, ma non solo: l’adozione di un numero verde, a cui i cittadini si potrebbero rivolgere per varie vicissitudini, oltre che per segnalare legittimamente dei disservizi; fra le idee proposte dal movimento, anche la reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole, per istillare fin da subito la cultura alla legalità, e cercare di arginare gravosi fenomeni giovanili come il bullismo e il vandalismo.

L’ex candidato sindaco Giovanni Barone, fermamente convinto della validità dei punti di cui sopra, ha dichiarato: “quattro proposte concrete per l’amministrazione, fattibili, senza demagogia. Vogliamo essere, come sempre, un’opposizione propositiva”. Auspicandosi che le idee vengano prese in considerazione dall’attuale amministrazione, Barone si augura “che il sindaco contatti i consiglieri comunali per avere le specifiche sulle nostre proposte”.

Non usa toni morbidi il consigliere comunale Luca Agnello, nei confronti della giunta: “un’amministrazione non può andare avanti cinque anni solo concentrandosi sul’idea del marchio, i cui effetti ad oggi non si sono visti”. Successivamente, con la stessa severità, Agnello ha espresso un netto giudizio nei confronti di questa amministrazione: “una giunta che con le sue prevaricazioni è riuscita a mettere tutti contro tutti”.

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