SAN GIOVANNI BATTISTA E 24° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON GIORGIO OCCHIPINTI

Nella giornata del 24 giugno, in cui a Ragusa e in tutte le Diocesi, si festeggia San Giovanni Battista, che, insieme alla Madonna, è l’unico Santo di cui si festeggia la nascita e la morte, che ha avuto il privilegio di indicare Cristo come l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, nella Cappella dell’Ospedale Civile di Ragusa, è stato festeggiato anche il 24° anniversario di Sacerdozio di Don Giorgio Occhipinti, Direttore dell’ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute. Ventiquattro anni fa, in questa data, il Vescovo Angelo Rizzo, scelse Don Giorgio Occhipinti, per l’ordinazione sacerdotale, il quale ricorda con grande affetto di come Mons. Rizzo lo accolse paternamente, pur senza avere alle spalle un’esperienza ecclesiale, di ritorno da Lourdes, nel lontano 1985, permettendogli di frequentare il seminario la mattina e di continuare a lavorare il pomeriggio. Don Giorgio oggi, con grande commozione ringrazia Monsignore Angelo Rizzo, il Vescovo Paolo Urso, che oggi ha celebrato messa a Chiaramonte, il Vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Antonio Staglianò, con il quale ha trascorso una mattinata ricca di confronti e amicizia, e il Maestro Franco Cilia per la loro storica e fraterna amicizia.  Prima di iniziare la funzione religiosa, è stato eseguito un breve momento teatrale: il Maestro Franco Cilia, liberamente ispiratosi al “Processo a Franco Cilia”, spettacolo del 2013, con regia di Franco Giorgio, ha recitato una sorta di “Processo a Don Giorgio Occhipinti”. Leggendo tutto questo in chiave ironica, Cilia dice, rivolgendosi ai fedeli, come “L’accusa”: < Di cosa è colpevole Padre Giorgio? Il mondo rifiuta l’amore e lui predica l’amore; le persone rifiutano l’amore di Gesù, e lui dice che dobbiamo amare Gesù; in un mondo in cui non si rispettano la madre e il padre, lui dice di onorarli; in un mondo in cui anche i sacerdoti cercano i posti più sicuri, più belli, come le cattedrali, lui invece ha scelto di vivere con i malati, con la sofferenza, nell’ospedale>. E a questo punto entra in “scena”, interpretata sempre da Cilia, “La difesa”: <Meditate sulla fortuna che voi avete ad avere una guida come Padre Giorgio; in lui trovate non solo un sacerdote, ma un amico, un fratello che è sempre disponibile>.  E, come è giusto che sia, arriva il momento “dell’assoluzione” dei fedeli: il Maestro Cilia, regala una serigrafia di Cristo, e, rende partecipe i fedeli, di questa “finta assoluzione”, facendogli firmare la carta che avvolge il dipinto, testimoniando così, l’amore per il loro confessore. E’ stato un momento di arte, che ha permesso di sentire Dio ancora più vicino a noi. Perché l’arte, che sia questa pittura, musica o recitazione, attraverso i colori, i segni, la poesia, eleva lo spirito e l’anima verso Dio. Si conclude così un giorno speciale per Don Giorgio Occhipinti: la nascita di San Giovanni Battista, Patrono della Diocesi, e il suo 24°anniversario di sacerdozio. Don Giorgio Occhipinti è un prete che dimostra, attraverso la sua grande umiltà, l’amore per i sofferenti, la passione per l’arte e l’ironia, di avere una grande sensibilità e una grande umanità, che lo rendono speciale e indispensabile per i fedeli, soprattutto per i malati, i quali, attraverso il suo conforto si sentono sempre più vicini a Dio.

 

Lara Dimartino

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it