Salvaguardia della prima casa degli esecutati, on. Dipasquale: “Che fine ha fatto il ddl dell’on. Assenza”

“Al Parlamento regionale giace ormai da sette mesi un disegno di legge presentato dall’on. Giorgio Assenza e del quale sono cofirmatario, destinato alla istituzione di un Fondo di rotazione per il sostegno ai cittadini esecutati per consentire di poter mantenere la prima casa. Dal momento della sua presentazione, purtroppo, questa proposta legislativa non ha compiuto nessun passo in avanti e mi chiedo come mai”.

L’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, interviene sul delicato argomento delle aste giudiziarie e della difesa del diritto di ogni cittadino di avere una casa nella quale abitare e vivere con la propria famiglia.

“Durante una tavola rotonda organizzata dal Comitato ‘Vittime delle aste e prezzo vile’, in collaborazione con Federproprietà, e tenutasi lo scorso dicembre – ricorda Dipasquale – venne presentato il ddl e fui contento di poterlo sottoscrivere poiché prevedeva l’istituzione di un fondo regionale da 5milioni di euro con il quale la Regione potrebbe intervenire nelle aste giudiziarie quando il prezzo degli immobili considerati unica abitazione dell’esecutato diventa ‘vile’, cioè scende di oltre il 40% della valutazione iniziale.

In quel caso la Regione partecipa all’asta offrendo fino al raggiungimento del 60% del valore dell’immobile inizialmente stimato. Lo scopo è quello di impedire speculazioni e, nel frattempo, acquisire l’immobile nel patrimonio regionale per destinarlo a edilizia popolare. Al vecchio proprietario, quindi, viene offerta la possibilità di continuare a vivere in quell’immobile pagando un canone di locazione pari a quello applicato dagli IACP. Bene, in quell’occasione firmai il disegno di legge nella speranza che, essendo presentato da un ‘autorevole’ membro della maggioranza di Governo nonché da un amico del Presidente della Regione, il suo iter non avrebbe avuto intoppi e sarebbe arrivato presto a Sala d’Ercole per l’approvazione”.

“Purtroppo, a sette mesi dalla sua presentazione – spiega il parlamentare dem – l’esame del ddl non è stato calendarizzato nelle Commissioni competenti e, quindi non se ne è saputo più nulla. Nel frattempo le aste giudiziarie continuano a tenersi, così come le speculazioni sul prezzo vile degli immobili, le persone continuano a perdere le proprie abitazioni e la sensazione generale è che si sia trattata di una presa in giro”.
“Voglio augurarmi che non sia così – conclude Dipasquale – e che presto possa essere smentito dai fatti con il finanziamento e l’approvazione di questo disegno di legge che tutti siamo pronti a votare”.

 

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