Sagra della Vendemmia di Pedalino: una storia lunga 37 anni

A Pedalino, nel 1987 un gruppo di appassionati organizzò, per la prima volta, un’iniziativa per portare in piazza i tradizionali strumenti della vendemmia e preparare mustata e cuddureddi. Dopo 37 anni (con l’inevitabile interruzione del periodo Covid) la sagra ha ancora intatta la sua vitalità, il grande entusiasmo, ma ha nel frattempo affinato i metodi e l’organizzazione, ormai consolidati.

Un gruppo di circa 150 volontari sono la colonna portante della manifestazione che sempre più è diventata un simbolo dell’identità della frazione e delle sue tradizioni.

La manifestazione si snoderà con un programma ricco e articolato, lungo tre giorni:

Il giorno clou è nella giornata di domenica con la sfilata di carretti siciliani e del gruppo folk “I picciuotti del ballettu della sagra di Pedalino”, guidato da Franco Giummarra. Poi la benedizione dell’uva, in piazza Gramsci, il pranzo all’aia (con i cibi tipici della vendemmia). Nel pomeriggio la pigiatura dell’uva, a rata o cuonzu, la preparazione di mustata e cuddureddi.

La manifestazione si snoderà lungo tre giorni, con importanti appuntamenti. Uno slogan emblematico accompagnerà i tre giorni della manifestazione: “Sono i sapori a raccogliere la sua storia e la ricca cultura”.

Il programma della tre giorni: degustazioni, spettacolo, degustazioni, folklore e tradizione

Si parte il venerdì 22 settembre, con lo spettacolo dei Musikanten, un omaggio a Franco Battiato e la degustazione della mitilugghia, dolce e salata, in piazza Gramsci. Sabato 23 settembre è il giorno dell’inaugurazione della sagra, con l’esibizione dei Tamburi Imperiali di Comiso e del Gruppo Musici e Sbandieratori di Noto. In pizza inizierà la preparazione di mustata e cuddireddi, ma si prepareranno anche i panini con la salsiccia e la “sagra del colce”, altro appuntamento tradizionale della frazione.

, lo spettacolo “Dj set con Sandro Leggio Dj e Seba Fazzina “voice”.

Il giorno clou è domenica 24 settembre. Si inizia al mattino con la sfilata dei gruppi folk e dei carretti siciliani, la benedizione dell’uva, da parte del parroco, monsignor Salvatore Burrafato, le esibizioni dei gruppi “Augusta Folk” e “I picciutti ro ballettu della sagra di Pedalino”, diretto da Franco Giummarra.

Segue il pranzo all’aia, con i menu tipici di quel grande pranzo tipico della tradizione siciliana che segnava il momento conclusivo della vendemmia, quando ciascuno poteva trovare ristoro dopo le fatiche della raccolta e della pigiatura dell’uva.

Nel pomeriggio, l’animazione a cura de “La bacchetta magica” di Pedalino e l’intrattenimento musicale con il gruppo popolare FolkAbola.

Fino a qualche anno fa questo momento era dedicato all’intrattenimento del cantastorie Giovanni Virgadavola, morto due anni fa. Anch’egli è stato un pezzo importante della storia di Pedalino. Quest’anno la tradizione sarà continuata con la presenza del gruppo folk “Gli ultimi cantastorie”.

Seguiranno i momenti della pigiatura dell’uva e della “rata o cuonzu” e l’ottimo mosto comincerà a uscire e a inebriare del suo profumo tutti i presenti.

In serata, inizierà la preparazione di panini con salsiccia.

Seguirà l’intrattenimento di “Musica e magia” di Damiano Scollo e lo spettacolo con i Suddeka. Si chiude alle 22, con il gran finale con Salvo La Rosa ed Enrico Guarneri col “Litterio Show”.

Sono i sapori a raccogliere la sua storia e la ricca cultura: questo lo slogan che accompagnerà la manifestazione di quest’anno, per la prima volta affidata alla guida del nuovo presidente, Gaetano Scollo. Dal luglio scorso, è stato eletto quale nuovo presidente del Centro socio-culturale Polisportiva Pedalino, che organizza la sagra. È lui a raccogliere il testimone dal penultimo presidente, Salvatore Barone, e da coloro che lo hanno preceduto Giovanni Selvaggio, Franco Guastella, Nunzio Digiacomo, Rosario Sgarlata, Salvatore Barone (che ha svolto due mandati), Salvatore Cavalieri.

La presentazione a Palazzo di città. Schembari: “Evento di valenza turistica e culturale”

La manifestazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, in municipio dal sindaco Maria Rita Schembari, con l’assessore Giovanni Assenza, i deputati regionali Ignazio Abbate e Giorgio Assenza, il presidente della Polisportiva Pedalino, Gaetano Scollo. Dalla Regione siciliana è arrivato un contributo per la realizzazione della sagra e Abbate ha assicurato che il sostegno continuerà anche nei prossimi anni.

Erano presenti anche l’assessore alla Polizia Locale e Viabilità Dante Di Trapani, l’assessore alle Politiche per lo Sviluppo Economico Giuseppe Alfano, i consiglieri comunali Giovanni Incardona, Alessandro Guastella e Mariella Giurato e la presidente dell’Avis Comiso Lina Vacante e il gruppo “I picciuotti della sagra di Pedalino” a fare da cornice.

La sindaco Schembari ha sottolineato “la valenza culturale e turistica assunta dalla manifestazione, ormai conosciuta in tutta la Sicilia e oltre, anche all’estero, tant’è che ogni anni si registrano crescenti presenze di ospiti stranieri”. “Il fatto che la Sagra è ormai pervenuta alla trentacinquesima edizione – ha concluso il primo cittadino -, è emblematico del favore e gradimento che incontra nel pubblico”.

L’assessore Assenza ha presentato con entusiasmo la sagra e ha ringraziato l’ex presidente Salvatore Barone, anch’egli presente, che ha sostenuto negli anni l’impegno della sagra della vendemmia, con grande dedizione. “È l’unico evento – ha detto Assenza – che è riuscito a sopravvivere nel tempo e contro ogni tipo di avversità. Ciò dimostra quanto essa sia radicata nel territorio. È importante la presenza dei giovani tra gli organizzatori perché assicurano per il futuro questa importante tradizione. Saranno tre giorni di grandi eventi, davvero da non perdere”.

Il presidente della Polisportiva Pedalino Scollo ha rilevato l’impegno forte di tutta la frazione attorno all’organizzazione della sagra e coinvolge “ben centocinquanta persone che svolgono volontariato puro, ma sono tutte le famiglie di Pedalino a essere coinvolte nella Sagra. La buona volontà, però non basta – ha concluso Scollo -, infatti senza il supporto economico degli enti, soprattutto Comune e dei suoi uffici, Regione Siciliana e sponsor, tutto questo non potrebbe farsi”.

Ignazio Abbate ha sottolineato l’impegno dei parlamentari per sostenere, con fondi dell’assessorato alle Autonomie locali, le eccellenze del territorio nelle varie città, per sostenere gli eventi e lo sviluppo turistico “ in questo caso la produzione vitivinicola. È altresì importante cercare di fare sistema tra gli eventi”.

“La Sagra di Pedalino si è così radicata nel tempo e ha maturata una sua intrinseca valenza culturale che merita l’attenzione delle istituzioni regionali – ha aggiunto Giorgio Assenza -. È stato molto importante avere capacità progettuale per poter attingere ai fondi messi a disposizione dalla Regione siciliana per eventi di grande qualità e la Sagra della Vendemmia di Pedalino vi rientra a pieno titolo con la sua capacità di rievocare la civiltà contadina ed è certamente ammirevole l’entusiasmo e la capacità degli organizzatori”.

Sagra della Vendemmia: 35° edizione. A Pedalino, anche quest’anno, si ripeterà la manifestazione che costituisce un punto di riferimento per la vita della frazione, che diventa meta di tanti visitatori.

A Pedalino, nel 1987 un gruppo di appassionati organizzò, per la prima volta, un’iniziativa per portare in piazza i tradizionali strumenti della vendemmia e preparare mustata e cuddureddi. Dopo 37 anni (con l’inevitabile interruzione del periodo Covid) la sagra ha ancora intatta la sua vitalità, il grande entusiasmo, ma ha nel frattempo affinato i metodi e l’organizzazione, ormai consolidati.

Un gruppo di circa 150 volontari sono la colonna portante della manifestazione che sempre più è diventata un simbolo dell’identità della frazione e delle sue tradizioni.

La manifestazione si snoderà con un programma ricco e articolato, lungo tre giorni:

Il giorno clou è nella giornata di domenica con la sfilata di carretti siciliani e del gruppo folk “I picciuotti del ballettu della sagra di Pedalino”, guidato da Franco Giummarra. Poi la benedizione dell’uva, in piazza Gramsci, il pranzo all’aia (con i cibi tipici della vendemmia). Nel pomeriggio la pigiatura dell’uva, a rata o cuonzu, la preparazione di mustata e cuddureddi.

La manifestazione si snoderà lungo tre giorni, con importanti appuntamenti. Uno slogan emblematico accompagnerà i tre giorni della manifestazione: “Sono i sapori a raccogliere la sua storia e la ricca cultura”.

Il programma della tre giorni: degustazioni, spettacolo, degustazioni, folklore e tradizione

Si parte il venerdì 22 settembre, con lo spettacolo dei Musikanten, un omaggio a Franco Battiato e la degustazione della mitilugghia, dolce e salata, in piazza Gramsci. Sabato 23 settembre è il giorno dell’inaugurazione della sagra, con l’esibizione dei Tamburi Imperiali di Comiso e del Gruppo Musici e Sbandieratori di Noto. In pizza inizierà la preparazione di mustata e cuddireddi, ma si prepareranno anche i panini con la salsiccia e la “sagra del colce”, altro appuntamento tradizionale della frazione.

, lo spettacolo “Dj set con Sandro Leggio Dj e Seba Fazzina “voice”.

Il giorno clou è domenica 24 settembre. Si inizia al mattino con la sfilata dei gruppi folk e dei carretti siciliani, la benedizione dell’uva, da parte del parroco, monsignor Salvatore Burrafato, le esibizioni dei gruppi “Augusta Folk” e “I picciutti ro ballettu della sagra di Pedalino”, diretto da Franco Giummarra.

Segue il pranzo all’aia, con i menu tipici di quel grande pranzo tipico della tradizione siciliana che segnava il momento conclusivo della vendemmia, quando ciascuno poteva trovare ristoro dopo le fatiche della raccolta e della pigiatura dell’uva.

Nel pomeriggio, l’animazione a cura de “La bacchetta magica” di Pedalino e l’intrattenimento musicale con il gruppo popolare FolkAbola.

Fino a qualche anno fa questo momento era dedicato all’intrattenimento del cantastorie Giovanni Virgadavola, morto due anni fa. Anch’egli è stato un pezzo importante della storia di Pedalino. Quest’anno la tradizione sarà continuata con la presenza del gruppo folk “Gli ultimi cantastorie”.

Seguiranno i momenti della pigiatura dell’uva e della “rata o cuonzu” e l’ottimo mosto comincerà a uscire e a inebriare del suo profumo tutti i presenti.

In serata, inizierà la preparazione di panini con salsiccia.

Seguirà l’intrattenimento di “Musica e magia” di Damiano Scollo e lo spettacolo con i Suddeka. Si chiude alle 22, con il gran finale con Salvo La Rosa ed Enrico Guarneri col “Litterio Show”.

Sono i sapori a raccogliere la sua storia e la ricca cultura: questo lo slogan che accompagnerà la manifestazione di quest’anno, per la prima volta affidata alla guida del nuovo presidente, Gaetano Scollo. Dal luglio scorso, è stato eletto quale nuovo presidente del Centro socio-culturale Polisportiva Pedalino, che organizza la sagra. È lui a raccogliere il testimone dal penultimo presidente, Salvatore Barone, e da coloro che lo hanno preceduto Giovanni Selvaggio, Franco Guastella, Nunzio Digiacomo, Rosario Sgarlata, Salvatore Barone (che ha svolto due mandati), Salvatore Cavalieri.

La presentazione a Palazzo di città. Schembari: “Evento di valenza turistica e culturale”

La manifestazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, in municipio dal sindaco Maria Rita Schembari, con l’assessore Giovanni Assenza, i deputati regionali Ignazio Abbate e Giorgio Assenza, il presidente della Polisportiva Pedalino, Gaetano Scollo. Dalla Regione siciliana è arrivato un contributo per la realizzazione della sagra e Abbate ha assicurato che il sostegno continuerà anche nei prossimi anni.

Erano presenti anche l’assessore alla Polizia Locale e Viabilità Dante Di Trapani, l’assessore alle Politiche per lo Sviluppo Economico Giuseppe Alfano, i consiglieri comunali Giovanni Incardona, Alessandro Guastella e Mariella Giurato e la presidente dell’Avis Comiso Lina Vacante e il gruppo “I picciuotti della sagra di Pedalino” a fare da cornice.

La sindaco Schembari ha sottolineato “la valenza culturale e turistica assunta dalla manifestazione, ormai conosciuta in tutta la Sicilia e oltre, anche all’estero, tant’è che ogni anni si registrano crescenti presenze di ospiti stranieri”. “Il fatto che la Sagra è ormai pervenuta alla trentacinquesima edizione – ha concluso il primo cittadino -, è emblematico del favore e gradimento che incontra nel pubblico”.

L’assessore Assenza ha presentato con entusiasmo la sagra e ha ringraziato l’ex presidente Salvatore Barone, anch’egli presente, che ha sostenuto negli anni l’impegno della sagra della vendemmia, con grande dedizione. “È l’unico evento – ha detto Assenza – che è riuscito a sopravvivere nel tempo e contro ogni tipo di avversità. Ciò dimostra quanto essa sia radicata nel territorio. È importante la presenza dei giovani tra gli organizzatori perché assicurano per il futuro questa importante tradizione. Saranno tre giorni di grandi eventi, davvero da non perdere”.

Il presidente della Polisportiva Pedalino Scollo ha rilevato l’impegno forte di tutta la frazione attorno all’organizzazione della sagra e coinvolge “ben centocinquanta persone che svolgono volontariato puro, ma sono tutte le famiglie di Pedalino a essere coinvolte nella Sagra. La buona volontà, però non basta – ha concluso Scollo -, infatti senza il supporto economico degli enti, soprattutto Comune e dei suoi uffici, Regione Siciliana e sponsor, tutto questo non potrebbe farsi”.

Ignazio Abbate ha sottolineato l’impegno dei parlamentari per sostenere, con fondi dell’assessorato alle Autonomie locali, le eccellenze del territorio nelle varie città, per sostenere gli eventi e lo sviluppo turistico “ in questo caso la produzione vitivinicola. È altresì importante cercare di fare sistema tra gli eventi”.

“La Sagra di Pedalino si è così radicata nel tempo e ha maturata una sua intrinseca valenza culturale che merita l’attenzione delle istituzioni regionali – ha aggiunto Giorgio Assenza -. È stato molto importante avere capacità progettuale per poter attingere ai fondi messi a disposizione dalla Regione siciliana per eventi di grande qualità e la Sagra della Vendemmia di Pedalino vi rientra a pieno titolo con la sua capacità di rievocare la civiltà contadina ed è certamente ammirevole l’entusiasmo e la capacità degli organizzatori”.

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