S. GIORGIO E L’UNITA’ D’ITALIA

Nell’anno in cui l’Italia celebra il suo centocinquantesimo anniversario dall’Unità e si ricercano i segni più caratteristici dell’italianità, neppure i solenni festeggiamenti in onore del glorioso patrono di Ragusa, San Giorgio, potevano esimersi dal prevedere un momento religioso da dedicare alla Patria. E’ il senso della cerimonia in programma domani, giovedì 2 giugno, Festa della Repubblica, quando, dopo la messa delle 19, alle 21 si terrà l’Adorazione eucaristica per l’Italia. “Fare la festa di un Santo – spiega il parroco, don Pietro Floridia – non è un mettere in mostra annualmente un fossile del passato, ma un vivere nell’oggi quello che i padri hanno vissuto e che, dato in eredità ai figli, deve orientare il futuro”. Un appuntamento diverso dal solito. Che ben si inquadra, però, nello spirito dei festeggiamenti. Non a caso è stato scelto il versetto della Prima lettera di Pietro in cui si recita che “Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui”.

Tra gli altri appuntamenti che faranno da cornice alle celebrazioni di San Giorgio martire, particolare attenzione merita quello in programma domani, giovedì 2 giugno, promosso dall’associazione San Giorgio Martire. Alle 17, presso il circolo di Conversazione di piazza Duomo, è in programma la seconda edizione del convegno sul tema “L’Europa delle regioni e le tradizioni popolari in Sicilia”. Sviluppando i contenuti già affrontati lo scorso anno, si farà ancora più luce sulle tradizioni popolari europee che si identificano con il culto del santo cavaliere oltre ad approfondire le tematiche dell’iconografia e dell’identità di San Giorgio negli stemmi delle varie città europee.

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