S.CROCE, TROPPO CAOS NELLE FARMACIE

Arriva il caldo, ma le farmacie sono ugualmente strapiene. Questo è lo scenario che si configura in tutta la fascia costiera e nello specifico nel Comune di S. Croce Camerina. Allo stato attuale due farmacie sono dislocate nel centro storico del paesino ed un dispensario farmaceutico si trova nella frazione rivierasca di Casuzze.

Il Governo Monti ha stabilito che ad ogni 3300 abitanti corrisponde una farmacia. Dati alla mano, si può ben dire che inquadrare tale situazione nel territorio santacrocese è molto difficoltoso. E sì, perché se si contano poche migliaia di presenze nella stagione invernale, in estate questo comune vede triplicare, o anche, quadruplicare questo numero.

Alcuni parlano di file interminabili che richiedono l’attesa di venti minuti o anche di più ed invocano di conseguenza la necessità di vedere sorgere un altro dispensario questa volta, però, a Punta Secca. Tra questo coro anche il Coordinatore Provinciale di FareAmbiente, Salvatore Mandarà, che dice: “Ho riscontrato molte lamentele di turisti, ma anche di cittadini stanchi di dover rimanere bloccati in farmacia. Si palesa, dunque, la necessità di un dispensario farmaceutico anche a P. Secca, una struttura che, malgrado non sia una farmacia, è destinata alla distribuzione dei medicinali di uso comune e di pronto soccorso già confezionati”.

Mandarà si sofferma sulla reale opportunità di vedere così sfoltite le file e i disagi che si creano per l’eccessiva attesa e si appella all’Amministrazione Comunale: “Questa problematica potrebbe vedere così una facile soluzione, ma ciò non deve avvenire senza un dibattito preventivo. Faccio appello alla sensibilità del Presidente del Consiglio Comunale, Maria Zisa, e al Sindaco, Franca Iurato, affinchè la “questione farmacia” non continui ad essere un tabù. La passata Amministrazione non ha intavolato un dialogo tra le parti sociali ed economiche, che, invece, era ed è necessario tutt’oggi, visto che la Giunta Iurato rappresenta solo il 27% dei cittadini santacrocesi. In considerazione del numero di circa 10.000 abitanti e del dibattito, potrebbero avviarsi tutte le procedure propedeutiche addirittura per una terza farmacia che tutto l’anno operi in favore dei cittadini”. 

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