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S.CROCE, LA VILLA COMUNALE “ABITATA” DAI SENZA TETTO
07 Set 2012 11:53
Fonte Paradiso è rivalutata a metà. E nella parte restante c’è chi si sistema un vero e proprio “mini appartamento” sotto le stelle. A denunciare ciò il Coordinatore Provinciale dell’Associazione Ambientalista “FareAmbiente”, Salvatore Mandarà. Secondo quest’ultimo la zona della Fonte Paradiso deve continuare ad essere oggetto di rivalutazione. Infatti, la passata amministrazione ha apportato dei miglioramenti, ma non a tutta l’area.
“Corretti gli interventi della vecchia giunta di S. Croce Camerina, che avevano dato un piccolo accenno di miglioramento di questa zona troppe volte dimenticata. A partire, infatti, dal Passamano fino alla Villa Comunale di Fonte Paradiso il tutto è lasciato al completo abbandono. Inoltre, non tutti sanno che questa è un’area di interesse archeologico, vista la presenza di tombe bizantine. La nuova amministrazione non accenna ad occuparsi di questo problema ed allora gli extra-comunitari trovano alloggio qui”.
I senza tetto, infatti, hanno trovato in quest’area la zona più adatta per stabilirsi. Come noterete dalla foto ci sono panni stesi in mezzo agli alberi della Villa Comunale ed altri oggetti in mezzo ai detriti. Oltre alla problematica della rivalutazione di quello che doveva essere il polmone verde di S. Croce, si solleva anche la questione igienico-sanitaria, viste le condizioni in cui queste persone vivono.
“Le immagini sono forti.- prosegue Mandarà- Nessuno di noi, infatti, riesce a rimanere indifferente di fronte alla gravità delle condizioni in cui queste persone si trovano a vivere. Accampati in un’area senza acqua, luce e senza servizi igienici. Adesso le temperature sono calde, ma quando arriverà il freddo come si riscalderanno? Questo luogo è addirittura frequentato da drogati, che possono continuare con la loro attività deleteria senza essere disturbati”.
Necessario, dunque, un intervento veloce da parte dell’Amministrazione Iurato per sopperire a questa situazione difficile sotto molti punti di vista.
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