S.CROCE, AVVIATE LE PROCEDURE PER LA ZONA INDUSTRIALE

Sono state formalmente avviate, da parte del Consorzio Asi di Ragusa, tutte le procedure che porteranno, il prossimo 19 novembre, all’apertura delle buste per individuare l’impresa che si occuperà della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria della nuova area industriale di Santa Croce Camerina.

A darne notizia è il sindaco Lucio Schembari che ricorda che attraverso questo appalto si procederà alla realizzazione di strade, fognatura, rete idrica e divisione dei lotti da assegnare successivamente alle imprese richiedenti. Per la prima volta Santa Croce Camerina è destinataria dell’intervento del Consorzio Asi che prevede di realizzare la terza zona industriale della provincia iblea, dopo quella di Ragusa e di Modica/Pozzallo. Si sta procedendo a macchia di leopardo, ovvero con un primo intervento a Santa Croce Camerina per poi proseguire a Vittoria e Chiaramonte Gulfi. E’ previsto l’investimento di 2 milioni e 200 mila euro.

“Si tratta di somme prelevate dai fondi ex Insicem che l’Amministrazione comunale di Santa Croce Camerina, all’interno della complessa fase di concertazione che si è sviluppata negli anni scorsi, è riuscita a far destinare per la città e per questo primo intervento teso alla piena attivazione di una zona industriale e artigianale nell’immediata periferia – dichiara il sindaco Lucio Schembari – Nel 2004 queste somme sono state salvate all’Ars dall’on. Innocenzo Leontini che ovviamente ringrazio perché questa zona si sta realizzando grazie a questi fondi. Nel contempo ringrazio il presidente dell’Asi, Rosario Alescio che ha celermente portato avanti l’iter per arrivare adesso alla gara d’appalto e dunque all’avvio dei lavori”. Schembari riprende il grido d’allarme lanciato dal consigliere comunale Ignazio Abbate qualche giorno fa.

“E’ vero, non è possibile che altri fondi ex Insicem restino nei cassetti degli enti a cui sono andati. Queste somme vanno impiegate nel migliore dei modi, riuscendo ad investirle sul territorio, con le conseguenti importanti ricadute in un momento di crisi come questo”.

 

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