ROSOLINI, PRESENTATO IL VOLUME “LA FAMIGLIA PATRIARCALE” DI PISANA

Sabato 3 dicembre a Rosolini le associazioni culturali riunite Cultura e Dintorni e l’Associazione Club Famiglie, hanno presentato, alla presenza di un folto pubblico, il libro di Domenico Pisana “La famiglia Patriarcale”. Il sindaco, Nino Savarino, ha portato il saluto della città. La professoressa Ignazia Iemmolo, il professore Corrado Calvo e l’ingegnere Salvo Ignaccolo i relatori. Le letture di alcuni brani tratti dal testo sono state affidate a Simona Pitino e a Daniele Cannata. Ha chiuso la serata un estratto di “Na matassa ‘mprugghata” di Scarpetta la compagnia del piccolo teatro con Fatima Palazzolo, Marisa Giurdanella e Piero Pisana. I canti della serata sono stati affidati al gruppo di cantori della tradizione iblea Muorika mia. Ad introdurre gli intervenuti sulle problematiche del testo di Pisana Corrado Calvo: “il testo punta soprattutto sulla centralità del ruolo della famiglia nella società occidentale fin dall’antichità. La famiglia si presenta come un’unità  estesa che arrivava a contare fino a quaranta persone e che dava grande peso al ruolo degli anziani. La donna viveva in una condizione subalterna ma spesso era la vera regista dei fatti e delle decisioni che poi poneva in atto il pater familias. 

Ma la di la delle vicende storiche che regolano la vita della famiglia il testo si presenta interessante – continua Calvo- per la sua focalizzazione sulla dimensione sociale della famiglia e sulle ragioni etiche che stanno alla base di questo fondamentale istituto sociale”. “Ho apprezzato molto il testo di Pisana – aggiunge La prof Iemmolo – perché ho avuto l’opportunità di riflettere su argomenti che amo e che studio da sempre. Pisana è riuscito a far luce su fatti ed episodi che hanno contribuito a costruire lo stereotipo del Siciliano senza mai cadere nella maglia dell’esposizione nostalgica. Lo sguardo volto al passato intreccia una ricostruzione storica che fa luce su tutti gli aspetti dell’istituzione famiglia intesa in un momento storico preciso”. “Gli argomenti trattati – ha concluso Ignaccolo – sono di grande interesse perché restituiscono al mondo giovanile detti, usi e costumi patrimonio di un passato spesso dimenticato”. “Quando ho iniziato questo lavoro – afferma Pisana – avevo un obiettivo: fondarmi sulla famiglia nel passato e guardare alla composizione della famiglia oggi. Recuperare il passato non è un intenzione nostalgica ma un tentativo di codificare il presente e di capire ragioni ed effetti di una società che cambia e che si trasforma”.

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