ROSARIO CROCETTA UN PRESIDENTE ALTERNATIVO

Senza toni trionfalistici di nessun tipo, sembra che un Presidente si metta dalla parte dei cittadini, delle loro richieste senza demagogia, e facile populismi, senza auspicare Rivoluzioni alla Robespiere, con regole, ma non con “macelleria sociale”, rigoroso ma non disumano.

Non un governatore della Sicilia, ma un “sindaco dei siciliani”, che vuole amministrare bene, ma, al contempo propositivo con il suo piano di attingere ad un ‘Europa dei popoli, e non semplicemente della cruda economia, intraprendente, e, nei propositi, dalla parte della meritocrazia e dell’onestà intellettuale e politica.

Quel che ci ha colpito nelle parole di Rosario Crocetta sono gli intenti del nuovo governo, improntati sulla legalità, sulla lotta agli sprechi, sulla non volontà di inciuci alla Regione, nonostante non ci sia la piena maggioranza, il 50% degli assessorati , finalmente al femminile, partendo dalla preannunciata  nomina di Lucia Borsellino alla Sanità. Ma soprattutto quello che ci colpisce, come gesto, è il dimezzamento dello stipendio da presidente. Era ora che almeno un politico lo facesse spontaneamente, invece di somministrare parole al vento, aspettare le leggi che non arrivano che stabiliscano le regole.

Niente parole, ma ad Albert chiederà di andarsene:niente sprechi, ottimizzazione del lavoro, fatti.

Società e cultura, oltre all’economia, centrali nei suoi propositi.

questa è la fotografia delle sue parole e dei suoi intenti alla conferenza stampa che ha tenuto con i giornalisti.

Crediamo che se almeno metà dei suoi propositi si avverassero, saremmo in Sicilia  con un Presidente diverso dagli altri che abbiamo avuto finora.

In breve, lotta alla mafia, alla burocrazia, agli sprechi di questa regione spagnoleggiante nei costumi e nei comportamenti. Insomma un Presidente non del “Tutto cambi, perché tutto rimanga com’è”, di tomasiana memoria.

 

 

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