RIUNIONE IN PREFETTURA SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE

 

 

Controlli sul litorale e sugli sbocchi a mare per garantire la balneabilità delle spiagge, la salvaguardia della salute pubblica e la tutela dell’ambiente; valutazioni e considerazioni. Questo l’argomento all’ordine del giorno nella riunione convocata ieri dal rappresentante del Governo nazionale presso la Prefettura di Ragusa, su sollecitazione del segretario generale della Cigl di Ragusa, preoccupato per i riflessi negativi di tipo occupazionale che potrebbe determinare l’inchiesta sul litorale ibleo avviata nei mesi scorsi. All’incontro hanno partecipato i vertici militari della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Catania, della Capitaneria di porto di Pozzallo, della Questura, i funzionari dell’Arpa, il direttore del Consorzio di bonifica di Ragusa, i rappresentanti del Comune di Pozzallo, Ispica e Modica. Le indagini rappresentano certamente un atto dovuto, rispetto ad alcune obiettive situazioni di fatto, tutte, comunque, da approfondire. Intanto è scattato il fermo giudiziario dei villaggi turistici Baia Samuele e Marsa Siclà, mentre la spada di Damocle pende anche sul villaggio Marispica. Il tempo, rispetto ad una inchiesta di questo tipo, delicata e complessa, appare però tiranno più che mai. Per la semplice ragione che potrebbero saltare centinaia di posti di lavoro che, seppure stagionali, in un momento di gravissima crisi economica, rappresentano un’ancora di salvezza. Lex dura lex. D’accordo. Ma, nel caso in specie, sarebbe bene valutare anche alcuni importanti aspetti sociali e morali, visto che disoccupazione e fallimento portano spesso al suicidio. Questa l’osservazione sollevata da alcuni degli amministratori locali presenti. Condivisa solo in parte dai componenti il gruppo operativo antinquinamento. “Nostro dovere – dicono – è quello di denunciare eventuali irregolarità o casi di sospetto inquinamento ed è quello che facciamo nell’interesse della collettività”. Molto importante riguardo alla salute del mare la dichiarazione della dott.ssa Antoci dell’Arpa: “Il nostro mare, dati alla mano, è pulito e balneabile. Desidero precisare che la famosa macchia scura di cui spesso si lamentano i bagnanti, contornata da schiuma, è dovuta alla marcescenza di masse di posidonia marina che è una pianta che prolifica nei mari puliti. Si tratta cioè di un fenomeno naturale che non determina alcun inquinamento”.

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