È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RITARDI E GUERRE FRATRICIDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIARAMONTE
28 Dic 2015 19:15
Da mesi il Pd Chiaramontano attende con pazienza che l’Amministrazione Comunale permetta al Consiglio Comunale di svolgere il proprio dovere discutendo e votando il bilancio preventivo 2015, che in base alle vigenti leggi sarebbe dovuto essere approvato entro il 30 settembre 2015.
Quest’ultima ha preferito continuare a spendere in dodicesimi bypassando il giudizio democratico del Consiglio Comunale salvo poi approvare di fretta e furia un bilancio preventivo solo il 28 Novembre scorso. Un ritardo di per se grave e privo di spiegazioni ufficiali che è reso ancora più assurdo dai ritardi nella convocazione del Consiglio da parte del Presidente che ha, ad oggi stabilito per il 4 gennaio la convocazione del Consiglio appunto.
Il Pd attende impotente che Amministrazione e Presidente del Consiglio collaborino nell’interesse della città consapevoli che ulteriori ritardi porteranno gravi danni al tessuto sociale ed economico del paese. Chiediamo con forza che le due parti in “lotta” si prendano le rispettive responsabilità e giungano alla convocazione del bilancio quanto prima. Ulteriori ritardi non sono ammissibili.
La dirigenza cittadina e il gruppo consiliare Pd si impegna, come sempre, a fare da tramite tra le parti e a evitare ulteriori ritardi. Un tale paradosso non si era mai verificato nella storia delle precedenti amministrazioni Chiaramontane, sopratutto alla luce del fatto che le due parti oggi contrapposte, Amministrazione e Presidenza sono state elette nella stessa lista civica che solo sei mesi dopo si è scissa in due gruppi le cui frizioni nei fatti bloccano la normale vita democratica della città.
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