RISPOSTE A CONFCOMMERCIO CATANIA

La conferenza stampa promossa ieri da Confcommercio Catania sul tema dell’aeroporto dimostra ancora una volta come nel nostro territorio si persegua la strada della polemica, a volte degli insulti gratuiti, e si abbandoni quella logica costruttiva che invece dovrebbe seguire chi rappresenta imprese. È una pratica che finisce per agevolare solo chi ha pochi argomenti. L’amara considerazione da fare è che, purtroppo, tale consuetudine ha portato la Sicilia al punto in cui è, con la povertà che genera, con i disoccupati che produce, con l’incapacità di mettere in campo reti a supporto dello sviluppo. Insomma, comprendiamo la voglia di visibilità e di spazio sui media, ma crediamo che l’importanza dell’infrastruttura aeroportuale sullo sviluppo del nostro territorio richiederebbe maggiore responsabilità. Ancor di più nella fase attuale, che vede la società di gestione dello scalo impegnata in un percorso di quotazione in Borsa, con la procedura di selezione del global coordinator alle battute conclusive. Il mercato finanziario è, insomma, già nella fase nella quale osserva la società e qualunque falsa informazione, o anche solamente il segnale della rissosità del territorio, potrebbe scoraggiare gli investitori, abbattere il valore societario e causare un danno incalcolabile.

 

Nel merito:

1)    Ristrutturazione ex terminal arrivi ed Expo 2015

a.    La struttura sarà destinata all’Expo per il periodo in cui a Milano si svolgerà la manifestazione internazionale. I lavori di riuso rappresentano una porzione del recupero della vecchia aerostazione di cui farà parte integrante l’ex terminal arrivi. La ricostruzione di Confcommercio, compreso il ruolo dell’Enac, è quindi fantasiosa ed è totalmente destituita di fondamento l’illazione che la struttura verrà poi gestita da Siracusa Turismo.

b.  Non è quindi vero che un investimento di circa 2,8 milioni di euro viene fatto per una struttura destinata a durare solo 6 mesi. E poiché Confcommercio lascia intendere che vi siano dietro la vicenda altri interessi, sostenendo che la ragione non giustificherebbe l’investimento in sé e aggiungendo che la dietrologia «dice altre cose», ci pare di riscontrare eventuali espressioni diffamatorie rispetto alle quali ci riserviamo di agire nelle sedi opportune.

c.  Chiariamo poi che, proprio su questo tema, al contrario di quanto con enfasi sostenuto, non abbiamo mai avuto alcuna richiesta di informazione da parte di Confcommercio, a eccezione di una missiva inviata alla Camera di commercio, da Sac ricevuta solo per conoscenza. Nella lettera erano comunque richieste informazioni solo su questioni inerenti gli esercizi commerciali presenti in aerostazione. Non avremmo avuto alcuna difficoltà a rispondere.

 

2)    Subconcessioni commerciali

Sac, a differenza della maggior parte delle società di gestione, dal 2007 affida le subconcessioni con gara pubblica. Nel 2014 è stata celebrata la gara a evidenza pubblica per la subconcessione di 14 spazi commerciali. Di questi, 3 sono andati deserti – ed è in via di definizione la documentazione per una nuova gara – e gli altri sono stati invece assegnati. Avverso l’aggiudicazione di alcuni spazi è stato proposto ricorso al Tar di Catania e al Cga. A breve dovrebbe tenersi l’udienza di merito. I dati specifici sono a disposizione di tutti i soggetti abilitati a ottenerli.

 

3)    Rent a Car

A giugno del 2014, è stato chiuso il parcheggio lunga sosta P4 per consentire i lavori di sopraelevazione. I rent a car sono stati riprotetti negli attuali parcheggi R1 ed R2, sia per gli obblighi contrattuali sia per garantire una attività essenziale all’utenza (soprattutto nell’ottica di considerare il servizio al passeggero come proseguimento del viaggio aereo). Sono quindi stati individuati due parcheggi funzionali al numero di stalli subconcessi agli operatori. Di quale gara parla allora Confcommercio? Anche in questa fattispecie, non abbiamo comunque mai ricevuto alcuna richiesta di informazione in merito da parte dell’associazione. Pure in tal caso, non avremmo avuto alcuna difficoltà a rispondere.

 

4)    Manutenzioni

Analizziamo qualche dato. Prima della attuale gestione, le manutenzioni venivano affidate senza gara. Il piano industriale di Sac aveva ben evidenziato i costi eccessivi del settore manutentivo e per questo la società ha avviato un progetto di riordino dell’area attraverso l’unificazione di tutti i servizi e delle forniture energetiche, nonché attraverso una esternalizzazione in global service. Il progetto ha sempre avuto, nella stagione in cui Pietro Agen rappresentava il socio di maggioranza, in quanto presidente della Camera di commercio etnea, un iter molto tormentato. Le motivazioni erano quelle di un presunto obiettivo di risparmio allora già raggiunto e dell’impatto sociale del trasferimento temporaneo del personale alle imprese assuntrici (sic!). Addirittura si arrivò a proporre di svolgere il servizio tutto in house, con ulteriori assunzioni di personale. Lo stesso Agen ha più volte individuato a mezzo stampa tra le cause della sua sfiducia al management del tempo la volontà di procedere nella realizzazione del progetto. Bene: i fatti, quelli veri, dicono che quel progetto era giusto. Il sistema di ottimizzazione delle gare che oggi Confcommercio attacca, e che dal 2013 non ha più trovato opposizioni, ha già prodotto un notevole risparmio, pari al 53% del costo (circa 800mila euro in termini assoluti). La durata degli affidamenti è poi obbligata dalla esigenza di avviare il più utile progetto di global service a breve. E, a differenza di quanto afferma Confcommercio, c’è un ricambio molto significativo di ditte e non è assolutamente vero che siano sempre le stesse a lavorare. Il numero di imprese complessivamente invitate è di 35, con una media nel ricambio delle imprese affidatarie del 2,3. I dati sono a disposizione degli interessati. Anche in questa fattispecie non abbiamo comunque mai ricevuto alcuna richiesta di informazione in merito.

 

5)    Spending review

Le consulenze date a persone in quiescenza sono state assegnate nel rispetto della normativa vigente applicabile alla Sac.

 

6)    Sopraelevazione parcheggio P4

In seguito al contratto nel 2013, trattandosi di appalto integrato, l’impresa aggiudicataria ha dovuto redigere il progetto esecutivo che è stato approvato dal genio civile e dai vigili del fuoco nello scorso agosto 2014. Di seguito a tale approvazione ha iniziato i lavori ed è assolutamente falso che tali lavori siano fermi.

 

Spiace constatare come Confcommercio non colga che, rispetto al passato, quando la società scoppiava di personale, la redditività dell’aeroporto è cresciuta in termini di Ebit dal 5 al 20% e di Ebitda dal 12 al 34%. Perché non si sottolinea il fatto che, grazie a questo evidente processo di risanamento messo in atto negli ultimi anni, la Sac ha ottenuto il riconoscimento della comunità finanziaria e oggi può fare gli investimenti necessari allo sviluppo del territorio, può adempiere pienamente agli obblighi del contratto di programma e può addirittura quotarsi in Borsa?

 

Naturalmente, se Confcommercio è a conoscenza di irregolarità in merito alla gestione dello scalo vada alla Procura della Repubblica e le denunci. Noi ci andremo di sicuro, per tutelare la società dai danni potenziali derivanti dalla diffusione di notizie e informazioni infondate.

 

 

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