RIMARGINATA LA FERITA INFERTA DAL MOTOPESCA ARABO ALLA COSTA IBLEA

Completato l’intervento di bonifica, disincaglio rimorchio e deposito in sicurezza del motopesca in legno spiaggiatosi nella notte tra sabato 18 e domenica 19 settembre uu.ss. dal quale sono presumibilmente sbarcati alcuni clandestini, quattro dei quali già destinatari di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. In particolare, il peschereccio in questione, scafo in legno, lungo 12 mt. e largo 3, del peso di circa 18 tonnellate, si era pericolosamente incagliato in prossimità della spiaggia di Costa di Carro nel Comune di Scicli, proprio in una zona densamente frequentata da bagnanti, con il rischio che gli olii ed il carburante ancora presenti all’interno dell’unità si potessero riversare nello specchio acqueo antistante, determinando un sensibile inquinamento e conseguente danno ambientale per la spiaggia e le coste sciclitane. Per evitare i danni e pericoli paventati, personale militare di questa Capitaneria, con l’ausilio di mezzi messi a disposizione dalla Protezione Civile della Provincia Regionale di Ragusa, ha subito effettuato la ricognizione dei materiali ancora presenti a bordo dell’unità, verificandone, al contempo, l’integrità strutturale e valutando l’idoneità tecnica per affrontare il viaggio di rimorchio dalla zona d’incaglio fino al porto di Pozzallo.  Quindi, costantemente monitorato e controllato, il motopesca è stato prima oggetto di una completa operazione di bonifica interna eseguita da una ditta specializzata, contattata e fatta intervenire grazie alla collaborazione istituzionale tra Comune di Scicli, Provincia Regionale di Ragusa e Capitaneria di Porto, dopodiché, scongiurato il pericolo ambientale, è stata organizzata ed immediatamente effettuata l’operazione di disincaglio e rimorchio verso il porto di Pozzallo, seguita in tutte le delicate fasi esecutive dai mezzi nautici della Capitaneria, da quelli della Protezione Civile della Provincia Regionale di Ragusa e dai rimorchiatori della società “AUGUSTEA S.p.A.”. L’intervento di recupero si è reso particolarmente complesso poiché durante la navigazione verso il porto di Pozzallo il motopesca in questione ha iniziato ad imbarcare improvvisamente acqua e solo grazie alla perizia marinaresca del personale militare della Guardia Costiera di Pozzallo, con l’ausilio di un’apposita pompa trasportabile, è stato scongiurato l’inabissamento dell’unità.

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