RILANCIAMO L’ECONOMIA IN TEMPO DI CRISI

“Costruire il futuro, pensale la città, seminare beni collettivi”, queste le priorità di “Alziamo la Voce”, movimento cittadino che si pone l’obiettivo di intercettare le diverse voci provenienti dalla società ragusana, di individuare percorsi di realizzazione col fine di presentare proposte per il buon governo della città. “Pensiamo alla politica nel senso più ampio del termine, una democrazia partecipativa – spiega la professoressa Agata Pisana, componente attivo del movimento – da creare attraverso la collaborazione fra rappresentanti di categoria, associazioni attive nel territorio, professionisti validi ed impegnati che si donano alla collettività, cittadini sensibili alle tematiche sociali”.  

Per questo motivo “Alziamo la Voce” ha ideato una serie di forum, divisi per ambiti tematici, aperti alla cittadinanza, il primo dei quali, organizzato il 24 gennaio presso la sala Avis di Ragusa, dedicato all’economia.

Il confronto si è articolato attraverso gli interventi di Leonardo Licitra, vicepresidente nazionale Giovani Industriali, Pippo Massari, presidente provinciale CNA, Pippo Licitra, direttore Corfilac e Gianni Cavalieri, presidente Ergon.

I diversi punti di vista hanno tracciato l’idea che la crisi economica ha definitivamente cambiato il volto del mercato economico mondiale, definendo un nuovo punto di partenza con il quale le istituzioni, il mondo delle imprese e dei lavoratori dovranno confrontarsi.

“Il difficile contesto economico ha mutato le abitudini dei clienti – spiega Gianni Cavalieri – rendendoli più consapevoli ed attenti. In generale la tendenza è quella di preferire la qualità del prodotto a discapito della quantità, evitando spesso gli sprechi che caratterizzavano gli acquisti degli anni precedenti. Una rinnovata visione del consumo che verosimilmente permarrà anche al superamento della attuale crisi ed alla quale il commercio dovrà adeguarsi”.

“Non basterà resistere alla crisi e tenere duro fino alla nuova ripresa economica – chiarisce Pippo Massari – dobbiamo farci trovare pronti al nuovo mercato, moderno, aperto alle diverse frontiere. Chi non si adeguerà all’internazionalizzazione dei linguaggi economici e del nuovo equilibrio tra domanda ed offerta rimmarrà inevitabilmente indietro”.

Questa la sfida per la provincia iblea, un territorio ricco di grandi strutture immateriali e di piccole imprese laboriose ma da qualificare.

“L’integrazione europea – sostiene Leonardo Licitra – è un percorso obbligato per la competitività dei territori. Occorre infatti una buona pianificazione politica, punto essenziale per il rilancio economico nazionale”. 

“Le crisi devono portare a profondi ripensamenti riguardo il sistema economico uscente, solo così possono rappresentare opportunità”. Questo l’inciso di Pippo Licitra, il quale sostiene che la fase di rilancio dell’economia impone di creare un nuovo modello di sviluppo, adatto alle potenzialità del terriorio ibleo ma modulato per un contesto globale. L’agricoltura sostenibile, il rispetto per l’ambiente e le tradizioni agroalimentari, da qualificare attraverso la continua ricerca, queste le indicazioni del presidente Corfilac.

“La Sicilia deve puntare su piani di sviluppo sostenibili – sostiene – e tornare alla dimensione umana dello sviluppo economico e sociale. A tal fine si rende necessaria una politica che pianifichi, promuova e sostenga un percorso di raggiungimento della qualità dei prodotti e dei servizi”.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it