Rifiuti a Vittoria, Di Falco: “Riaccendiamo i riflettori su un problema che affligge la popolazione”

E’ un problema che purtroppo attanaglia Vittoria da molti anni. Il candidato a sindaco della città, Salvatore Di Falco, affronta questa tematica:

“Riaccendiamo i riflettori su uno dei problemi più gravi in città, e quindi maggiormente avvertiti dalla popolazione: i rifiuti.
A Vittoria, in contrada Pozzo Bollente, c’è un bel centro di compostaggio. Peccato che non sia attivo, e che aspetti di poter entrare in funzione.
Ed ecco la prima buona notizia. Pare che sia ormai questione di poco tempo, perché la Regione, anche a causa della gravissima crisi che imperversa in tutta la Sicilia, sembra che abbia espletato gli ultimi passaggi burocratici e che lo aprirà a breve, facendo in modo che almeno un problema venga risolto, ossia quello del conferimento della frazione umida.

La seconda buona notizia è che per venire a capo di tutto il resto non serve chissà quale risorsa fantascientifica. E’ sufficiente che il nuovo Sindaco prenda in mano il Piano di Intervento dei rifiuti nell’ambito di raccolta ottimale di Vittoria e lo applichi alla lettera. E’ un documento di oltre 50 pagine che già contiene tutte le soluzioni, ma che nessuno ha mai messo in pratica.

All’interno di questo testo c’è tutto: raccolta differenziata, isole ecologiche, sacchetti col codice a barre per essere tracciabili e premiati con sgravi fiscali nella TARI. E questo penso che sia un passaggio cruciale, perché permette di indicare chi è il virtuoso, che va premiato, e chi l’incivile, che va sanzionato. Il giorno che realmente si riuscirà a fare questo, il resto sono sicuro che verrà da sé. La premialità è fondamentale per la buona riuscita delle attività a tutela dell’ambiente, almeno quanto la vigilanza, la repressione e le sanzioni degli indisciplinati.

Infine, due proposte. La prima: perché non chiedere sin da subito ai percettori del Reddito di Cittadinanza di controllare il territorio urbano ed extraurbano e di difenderlo da chi pratica il lancio del sacchettino selvaggio?
La seconda: installiamo le isole ecologiche nelle campagne, aree vastissime in cui in tanti non fanno la raccolta differenziata, non sanno neanche che si può fare e come funziona.
Non è impossibile, e soprattutto, non credo sia più rinviabile”.

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