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REPLICA DI COLOMBO E CARUSO AL SINDACO DI MODICA
14 Gen 2016 16:47
Come al solito il sindaco Ignazio Abbate mente sapendo di mentire, ma è davvero intollerabile che, mentendo a noi, lo faccia anche ai cittadini con tanta disinvolta spregiudicatezza.
Ieri abbiamo denunciato la paventata perdita dei fondi Pac in favore del Distretto Socio-Sanitario n.45 di cui il Comune di Modica è capofila, relativamente a due progetti per l’assistenza domiciliare per anziani (926.524 euro) e i servizi integrati di assistenza all’infanzia (925.616,63 euro). Prontamente dalle grancasse del sindaco siamo stati accusati di esserci “inventati storielle”: secondo lui, infatti, il Comune di Modica avrebbe “presentato i progetti relativi ai fondi PAC in tempo utile, tra l’altro, già in fase di approvazione da parte degli Enti preposti”.
Ma se davvero il sindaco pensa di avere sempre di fronte degli sprovveduti, che sollevano polveroni per il puro gusto della polemica, piuttosto che interlocutori realmente preoccupati per le cose importanti che riguardano i servizi ai cittadini, impegnati ogni giorno a documentarsi sullo stato delle cose, ancora una volta si sbaglia di grosso.
Abbiamo seguito con grande scrupolo e attenzione la questione dei fondi Pac e fino a ieri abbiamo ricevuto dalla dottoressa Felicia Guastella, dirigente responsabile del Coordinamento dei distretti e servizi socio-sanitari, la conferma che “per il distretto D45 (Comune capofila Modica) non risultano caricati impegni e pagamenti, a fronte dei finanziamenti concessi dal Ministero dell’Interno, pari a €
926.524,00 per la linea Anziani (ADI – ADA) e a € 926.771,20 per la linea Infanzia”. In particolare la dottoressa Guastella ci ha spiegato che “per quanto riguarda gli interventi in favore degli anziani, il Ministero dell’Interno ha approvato un nuovo cronoprogramma presentato dal distretto di Modica, dove sono previste attività dal mese di gennaio 2016 al 30 giugno 2016” ma che “allo stato attuale non sono stati assunti impegni giuridicamente vincolanti”. Nei documenti trasmessi dalla Regione al Comune è raccomandato chiaramente che “le amministrazioni titolari di interventi PAC devono inviare al sistema di monitoraggio, attraverso il caricamento su SGP, entro e non oltre il 31 gennaio 2016 i dati relativi alle risorse impegnate e pagate per ciascuna linea di intervento”. Questo ad oggi, caro sindaco, non è stato fatto! Così come indicato nel successivo comma 110 “le risorse non oggetto di impegni giuridicamente vincolanti rilevate attraverso il sistema informatico alla data del 31 gennaio 2016, verranno revocate e destinate dal Governo per altri fini istituzionali. Il mancato caricamento comporterà la revoca delle somme, anche nell’ipotesi in cui i distretti abbiano già assunto gli impegni relativi alle Azioni, ma non abbiamo al contempo provveduto al caricamento degli stessi”.
Il sindaco Abbate farebbe una miglior figura preoccupandosi di verificare come i propri uffici gestiscono le pratiche, anziché affrettarsi a dare per scontato che sia tutto a posto, insultando coloro che si permettono di segnalargli un’anomalia a beneficio della collettività. E se la smettesse di dire che sarebbero gli altri, che saremmo noi, a dimostrare con queste denunce che non amiamo la nostra città: semmai dimostriamo di prendercene cura più di lui e certamente in modo più disinteressato, dal momento che non intendiamo legarla ad obiettivi elettoralistici, trattandola come un biglietto sicuro verso Palermo o Roma.
Cosa aspetta ora, il sindaco, a dare immediatamente disposizione affinché i progetti vengano caricati sul sistema di monitoraggio, come previsto, senza correre il rischio della revoca dei fondi? Ribadiamo l’intenzione di presentare un’interrogazione urgente, obbligando il sindaco a prendere sul serio la
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